Nel 2020 sono stati scoperti i primi due pianeti del sistema, utilizzando il telescopio TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), ma i segnali allora raccolti presentavano delle parti non spiegabili dalla presenza di soli due pianeti. Successive analisi, mediante il telescopio spaziale CHEOPS, hanno dimostrato la presenza di un terzo pianeta e poi degli altri tre, per un totale di sei.[3]
La peculiarità di questo sistema è che i pianeti sono tutti in risonanza orbitale tra loro e che le loro orbite sono rimaste le stesse dall'inizio della formazione del sistema planetario, la cui età è di poco superiore al miliardo di anni. I quattro pianeti più interni sono in risonanza orbitale 3:2 l'uno con l'altro, ovvero b completa 3 orbite mentre c ne completa due; la stessa risonanza c'è tra il pianeta c e d e tra d ed e. Quest'ultimo è poi in risonanza orbitale 4:3 con il quinto pianeta (f), che a sua volta è in risonanza 4:3 con HD 110067 g, il pianeta più esterno[2].
«L'animazione mostra le orbite dei sei pianeti scoperti in transito attorno alla luminosa nana arancione HD110067. I sei pianeti sono stati individuati grazie a una combinazione di osservazioni NASA/TESS e ESA/CHEOPS. Hanno dimensioni comprese tra la Terra e Nettuno, anche se molto probabilmente sono un mix di idrogeno gassoso, acqua e roccia. Tutti e sei i pianeti orbitano in una cosiddetta catena di risonanza: questa danza sincronizzata significa che il rapporto tra le orbite dei pianeti forma frazioni perfette - in questo caso 3/2 e 4/3.»
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