Fu uno dei fondatori della scuola storica del diritto, che si basava sulla concezione del diritto come un frutto della coscienza popolare: il movimento risultava contrario all’opera codificatoria operata in quegli anni precedentemente da Napoleone.
Fu autore di molti trattati giuridici, ma anche di edizioni pregiate di Eneo Domizio Ulpiano (1788) e Giulio Paolo (1796) e dello studio Il diritto civile prima di Giustiniano (1815).