Si laurea in Pedagogia nel 1942 e, nel 1943, in Scienze Politiche. Prima assistente volontario di Galvano Della Volpe (che definisce unico filosofo a livello di Croce), poi discepolo di Vincenzo La Via (che si era formato alla scuola di Giovanni Gentile, del quale era stato assistente), e suo collaboratore dal 1946, diviene libero docente nel 1951, incaricato di Pedagogia nel 1959 e infine ordinario di Pedagogia nel 1962. Fonda e diviene direttore dell'Istituto di Pedagogia all'Università di Messina.[1]
Il suo pensiero si snoda in quattro fasi: dell'epistemologo, del personalista storico ed antidogmatico, dello scettico, dell'uomo di fede. La formazione filosofica (fu Assistente di ruolo di Filosofia e scrisse sulla rivista "Teoresi", fondata dal suo maestro La Via) traspare nel suo pensiero pedagogico, concepito, e nel tempo modificato, all'insegna dell'apertura e dell'innovazione anche didattica. Nel suo personalismo, che ha come principi critici la storicità, la trascendenza e la problematicità "egli rintraccia nuovi aspetti... e incomincia a fare i conti con la storia e le sue fenomenologie",[2] " il personalismo... lentamente ma inesorabilmente si qualificherà come «storico»;[3] la persona assume una significanza fenomenologica di unità... in costruzione",[4] "Catalfamo collega l'esserci e il farsi della persona al flusso della realtà oggettiva, nel doppio senso: nell'influenza e stimolazione di questa verso quella e della trasformazione della realtà oggettiva ad opera della persona".[5] "L'uomo come soggetto agente impedisce che l'esperienza sia un limite, cerca di oltrepassarla vedendo in essa quello che non è e quello che potenzialmente è. La persona, dunque, è una realtà trascendente".[6] L'aspetto problematico del suo pensiero, infine, fa riferimento alla "posizione stessa della persona, la quale, costituita nell'esperienza, è radicata nella problematicità di essa, perché "il mondo per la persona è sempre un problema, così come un problema è il suo essere nel mondo".[7]
Catalfamo è stato fondatore e direttore della rivista "Presenza" assieme al prof. Gianvito Resta; fondatore e direttore di "Prospettive pedagogiche", dal 1964 fino al 1988.
Il 2 giugno del 1986, gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica, la Medaglia d'oro al merito della Scuola, della Cultura, dell'Arte.[9]
Il 12/02/2012, la Giunta del Comune di Messina gli ha intitolato un tratto di strada nei pressi dell'Università, all'Annunziata alta.
Più recentemente, il 16/04/2015, a Messina, si è tenuta una solenne cerimonia, nel corso della quale è stata scoperta una targa commemorativa, che riporta una sua rilevante riflessione, e gli è stato intitolato un Istituto Comprensivo.
Opere
E. Kant, Lezioni di pedagogia, (1947), Ed. Messina
Empirismo pedagogico e filosofia, (1949), "Teoresi", anno IV, nn.1-2
Pedagogia e Filosofia, "Biblioteca dell'educatore", (1950), fasc. XVI, AVE, Milano
Marxismo e Pedagogia, (1953), Avio, Roma
Il fondamento della pedagogia. Disegno di una pedagogia personalistica, (1955) Sessa, Messina
Personalismo pedagogico, (1958), Armando, Roma
La pedagogia contemporanea e il personalismo,(1961), Armando, Roma
La pedagogia dell'idealismo (corso universitario), (1969), Providente, Messina
Elementi di psicopedagogia e pedagogia sperimentale (corso universitario), (1969), Providente, Messina
Storia della pedagogia come scienza filosofica, (in tre volumi),1970, Barbera, Firenze
Criteriologia dell'insegnamento: la didattica del personalismo, (1971), 3 edizione, Bemporad Marzocco, Firenze
Personalismo senza dogmi, (1971), Armando, Roma
Giuseppe Lombardo Radice, (1973), Ed. La Scuola, Brescia
La pedagogia marxista sovietica (1973), (in collaborazione con Salvatore Agresta), Edizioni dell'Istituto, Messina
La filosofia contemporanea dell'educazione, (1974) (corso universitario), Istituto di Pedagogia, Messina
Compendio di psicopedagogia e pedopsichiatria, (1974), (in collaborazione con M. Vitetta), Parallelo 38, Reggio Calabria
L'individualizzazione dell'insegnamento (1975) (in collaborazione con Salvatore Agresta), Peloritana editrice, Messina
Lo spiritualismo pedagogico: testi, (1977), EDAS, Messina
Introduzione alla psicologia dell'età evolutiva, (1977) (in collaborazione con L. Smeriglio), A. Signorelli Editore, Roma
Ideologia e pedagogia, (1978), EDAS, Messina
La pedagogia del personalismo storico, (1979), EDAS, Messina
L'ideologia e l'educazione, (1980), Peloritana, Messina
Aspetti della socializzazione, (1981), Peloritana, Messina
Le illusioni della pedagogia,(1982), Milella, Lecce
Fondamenti di una pedagogia della speranza, (1986), La Scuola, Brescia
L'educazione politica alla democrazia, (1987), Pellegrini Editore, Cosenza
Educazione della persona e socializzazione, (1989), EDAS, Messina
Preliminari ad una dottrina dell'apprendimento, (2000), Ed. Spiegel
Note
^Antonio Michelin-Salomon, Giuseppe Catalfamo. Nota biografica, "Itinerarium. Rivista dell'Istituto teologico «San Tommaso» di Messina", 1999, 7, 12, pp. 53-56.
^ Vittoria Calabrò, Le vicende più recenti, su accademiapeloritana.it, Accademia Peloritana dei Pericolanti. URL consultato il 22 ottobre 2020.
^CATALFAMO Prof. Giuseppe, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato l'8 novembre 2014.
Bibliografia
Santo Mandolfo, Il pensiero pedagogico di Giuseppe Catalfamo, Ed. Greco, Catania
Angelo Gallitto, Giuseppe Catalfamo e il personalismo critico,Ed. Spiegel, (1985) (ISBN 887660216X)
Mario Manno, Giuseppe Catalfamo, "Nuove Ipotesi" a. IV, pp. 246–248, D.U.E.M.I.L.A., Palermo, (1989)
Antonio Michelin-Salomon, Giuseppe Catalfamo. Nota biografica, "Itinerarium. Rivista dell'Istituto teologico «San Tommaso» di Messina", 7 (1999) 12, pp. 53-56
Angela Catalfamo, A. Michelin Salomon (a cura di), Bibliografia delle opere e degli scritti di G. Catalfamo, "Itinerarium", 7 (1999)
Giuseppe Acone, Il personalismo pedagogico di Giuseppe Catalfamo,Accademia Peloritana dei Pericolanti, Classe di Lettere, Filosofia e Belle Arti, 66.(1990), pp. 407–414
Antonio Michelin, La pedagogia da elzeviro di Giuseppe Catalfamo, (2003), Scuderi, Messina
Riccardo Pagano, Il personalismo in Giuseppe Catalfamo, Editrice La Scuola, 2004, ISBN 88-350-1577-4
Piero Di Giovanni (a cura di), La cultura filosofica italiana attraverso le riviste. 1945-2000, Franco Angeli, 2006 (vedi contributo di Mario Manno: «Teoresi». Biografia e cronache di una "Rivista di cultura filosofica" (1946-1982) pp.79-81)
Carlo Violi, Galvano della Volpe e il rapporto di solidarietà accademica con Panzieri-DeBenedetti-Mazzarino, "Illuminazioni", n.14, ottobre-dicembre 2010, p.123
Carlo Violi, «Maestri e compagni» scomparsi della Facoltà messinese di Magistero, "Illuminazioni" (ISSN 2037-609X), n.24, aprile-giugno 2013.
Emilio Lastrucci, Antonio Michelin Salomon, Angelo Vecchio Ruggeri (a cura di), Attualità e fecondità del personalismo pedagogico di Giuseppe Catalfamo, Editrice Pensa Multimedia, 2020.