La Pistoso era, inoltre, una profonda conoscitrice di storia delle religioni. Oltre ad aver condotto personalmente alcune ricerche, nel 1983 fondò SEL, rivista di studi epigrafici e linguistici del Vicino Oriente Antico, che presto si affermò anche a livello internazionale.
Molto importante, a questo proposito, la pubblicazione, nel 1998, di Erodiade e Gesù, un saggio nel quale l'autrice rilegge, in chiave del tutto personale, i libri storici dell'Antico Testamento, confrontandoli, in particolare, con antiche forme di culto nate nel Medio e Vicino Oriente.
Dei libri scritti dalla Pistoso, solo uno, Confessioni di una piccola italiana, fu pubblicato, in forma anonima, presso la sua casa editrice, la Essedue Edizioni. Gli altri vennero pubblicati, invece, dalla Luciana Tufani Editrice. Da ricordare, in particolare,Storie inquiete e disorientate (1996), seguito ideale di Confessioni di una piccola italiana, Erodiade e Gesù (1998) e Il fagiano dorato
(2001), in cui narra la sua storia d'amore con il marito.
La Essedue Edizioni
Nel 1981, la Pistoso fondò a Verona una propria casa editrice, la Essedue Edizioni, a oggi una delle più importanti case editrici femministe italiane. Oltre alla narrativa e alla saggistica, essa dà ampio spazio alle memorie e alla letteratura epistolare femminili, rimaste per secoli inedite. Fu proprio la Essedue a pubblicare per prima autrici dimenticate, come Elizabeth Bowen (È morta Mabelle, La casa a Parigi) e Gertrud Kolmar (Il gallo nero, Susanna e Notte, tradotto dalla stessa Giuliana Pistoso).