«Come ho più volte ribadito la denuncia e il contrasto all’omofobia devono costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni ma per la società tutta»
(Giorgio Napolitano, discorso in occasione della Giornata IDAHOBIT del 2013)
La Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia (o IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia) è una ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l'Omofobia e la Transfobia è riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite[1] che si celebra dal 2004 il 17 maggio di ogni anno.
L'obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia.
Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBT, l'Unione europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l'omofobia sul suo territorio. Alcuni estratti del testo approvato[6]:
«Il Parlamento europeo [...] ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni;»
(art 8)
«[...] condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli»
(art 10)
Nel 2009 la campagna IDAHO viene incentrata sulla transfobia, ed in particolare sugli atti di violenza contro le persone transgender. Il nome ufficiale diventa pertanto "Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia" (International Day Against Homophobia and Transphobia).
Nel 2015 viene aggiunta anche la bifobia negli obiettivi della campagna.[7]
Intorno al 2020 si inizia a parlare più completamente di omolesbobitransfobia (homolesbobitransphobia), quindi integrando la lesbofobia alla dicitura.[8]
L'Italia aderisce all'LGBTI Core Group dell'ONU, alla piattaforma Equal Rights Coalition e all'organizzazione intergovernativa Global Equality Fund.[9]
Note
^(EN) Storia dell'IDAHOBIT, su news.un.org, 17 maggio 2016. URL consultato il 19 maggio 2019 (archiviato il 5 ottobre 2018).