Gerione (in greco antico: Γηρυών?, Ghēryṑn) è un personaggio della mitologia greca figlio di Crisaore e di Calliroe[1][2][3][4] e fratello di Echidna[5].
Era un gigante con tre teste, tre busti e sei braccia ma con un solo bacino e di conseguenza due sole gambe.
Gerione era il Re dell'Isola dell'Eritea (forse l'odierna Madera), situata nell'Oceano occidentale e che si estendeva fino ai confini di Tartesso e possedeva una mandria di vacche rosse consacrate ad Apollo che erano sorvegliate dal pastore Euritione (figlio di Ares e dell'esperide Eritea) e dal cane a due teste Ortro.
La cattura dei buoi e l'uccisione di Gerione, Ortro ed Euritione costituirono la decima fatica di Eracle: infatti Euristeo ordinò a Eracle di catturare quei buoi ed Eracle partì usando la barca dorata di Helios, che si fece dare in prestito. Giunto sull'isola, uccise Gerione e si prese i suoi buoi. Era, infuriatasi, mandò uno sciame di mosche a uccidere i buoi, ma Eracle sconfisse anche queste.
Si racconta che il gigante Erice (῎Ερυξ) catturò uno dei buoi di Gerione, sfuggito a Eracle. Il gigante lo sfidò alla lotta e rimase ucciso. Eracle quindi seppellì Erice. I siciliani ci costruirono sopra un tempio dedicato alla madre del gigante (Afrodite) e poi diedero il suo nome al monte vicino alle sue spoglie. Erice è l'eroe eponimo della città di Erice in Sicilia.[6]
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