Missionario anglicano e rappresentante del governo britannico a Tahiti (1824), divenne influente alla corte della regina Pomare IV che spinse a espellere i missionari cattolici francesi dal suo regno (1836). Espulso nel 1844 dalle autorità francesi dopo l'instaurazione del protettorato a Tahiti (1842-1847), riuscì a ottenere un indennizzo dalla Francia mettendo in difficoltà il re Luigi Filippo e il suo governo. In seguito fu nominato console a Samoa fino al 1856, allorquando si ritirò e tornò in Inghilterra dove morì nel 1883.