Il J85 venne inizialmente sviluppato per essere installato su un missile da inganno radar, il McDonnellADM-20 Quail. Il Quail era progettato per essere sganciato in volo da un B-52 Stratofortress per continuare la sua rotta in formazione con l'aereo che l'aveva lanciato come contromisura per eventuali missili terra-aria SA-2 Guideline. Questo profilo di missione richiedeva un motore piccolo ma comunque in grado di mantenere il passo con il bombardiere che doveva proteggere. Come per l'analogo Armstrong Siddeley Viper costruito in Inghilterra, il motore del Quail poteva essere costruito con materiali di minor qualità, dato il suo utilizzo usa-e-getta.
Successivamente, come accadde per il Viper, anche il J85 fu costruito con materiali standard in modo da estendergli la vita operativa ed impiegarlo su piccoli aerei a reazione come il T-38 Talon, il Northrop F-5, il Canadair CT-114 Tutor, ed il Cessna A-37 Dragonfly. Più recentemente, i J85 sono stati usati sull'aereo Scaled Composites White Knight, il lanciatore della navetta spaziale Scaled Composites SpaceShipOne, e sulla replica del Messerschmitt Me 262 da poco completata negli Stati Uniti[3].
Tecnica
La configurazione base del motore è particolarmente compatta, misurando 45 cm di diametro per 102,9 cm[4]. La configurazione originaria prevedeva un compressore a flusso assiale ad 8 stadi mosso da due stadi di turbina, una camera di combustione di tipo anulare e poteva generare una spinta di 12,7 kN.[4] Nelle versioni -5, -9 e -21 il compressore era 9 stadi, e, con il postbruciatore inserito, poteva generare fino a circa 22,2 kN di spinta[1].
Varianti
J85-GE-1 Installato sul T38-A, 9,34 kN (2 100 lbf) di spinta
J85-GE-2 Provato come motore ausiliario sul Martin SP-5B[5], 12,67 kN (2 850 lbf) di spinta
J85-GE-3 Installato sull'ADM-20A, 10,90 kN (2 450 lbf) di spinta
American Challenge imbarcazione per primato di velocità con una coppia di J85-GE-21[7]
Messerschmitt Me-262 A-1c e B-1c. La "c" denota la riproduzione in grado di volare equipaggiata con motori J85 invece degli originali Junkers Jumo 004.
Note
^ab Élodie Roux, Turbofan and Turbojet engine database handbook, Éditions Élodie Roux, 2007, p. 292, ISBN978-2-9529380-1-3.
^(EN) GE Aviation, GE Aviation: J85, su geae.com. URL consultato il 1º gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
^(EN) Stormbirds, Me 262 Project, su stormbirds.com. URL consultato il 31 gennaio 2011.
^ab(EN) General Electric, General Electric J85-17A/B, su geae.com. URL consultato il 31 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2011).