Gaio Giulio Vittore (in latino Gaius Iulius Victor; Gallia?, IV secolo d.C. – ...) è stato uno scrittore e retore romano.
Biografia
Vittore fu probabilmente originario della Gallia, a cui rimanda il suo stile, oltre a taluni riferimenti alla scuola contenuti nella sua opera.
Ars rhetorica
Il suo manuale, Ars rhetorica (Arte retorica), è tramandato da un codice unico[1], conservato nella Biblioteca Vaticana e scoperto da Angelo Mai, che ne curò la prima edizione nel 1823[2].
L'operetta è di una certa importanza per comprendere la critica testuale di Quintiliano, di cui Giulio Vittore segue molto attentamente i dettami; inoltre, di particolare interesse risultano i capitoli finali sull’esercizio continuo da parte di chi voglia progredire nell’eloquenza (de exercitatione), l’impiego del discorso comune (de sermocinatione) e il corretto modo di scrivere epistole (de epistolis). Quest'ultima sezione, inoltre, è l’unica trattazione, seppur piuttosto breve ed alquanto disorganica, sulla scrittura epistolare di un manuale di retorica antico.
Note
- ^ Ottoboniano latino 1968, del sec. XII, ff. 12v-32r.
- ^ Cfr. digilibLT.
Bibliografia
- Rhetores latini minores, ed. C. Halm, Lipsiae, in aedibus B. G. Teubneri, 1863, pp. 371-448.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Vittóre, Gaio Giulio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Cesare Giarratano, VITTORE, C. Giulio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- (LA) Opere di Gaio Giulio Vittore, su digilibLT, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
- (EN) Opere di Gaio Giulio Vittore, su Open Library, Internet Archive.