Fu attivo come editore e redattore di numerosi giornali, fra cui Kazateľ ("Il predicatore"), Kazateľňa ("Il pulpito"), Literárne listy ("Lettere letterarie"). Dapprima compose poesie d'occasione, in seguito si dedicò alla pubblicistica con articoli di storia della letteratura e critica letteraria. Nel centenario della Compagnia dotta slovacca (Slovenské učené tovarišstvo) curò l'almanacco della Compagnia in tre volumi. Come filologo si occupò di grammatica storica, lessicologia e dialetti slovacchi. Nel 1910 fu incaricato dalla Società di Sant'Adalberto della revisione della traduzione slovacca della Bibbia. Si dedicò anche alle scuole ecclesiastiche. Tradusse tesi di argomento religioso dall'ungherese e dal tedesco.
Ján Pöstényi gli intitolò un museo in cui raccolse le sue collezioni di cimeli della Società di Sant'Adalberto e di documenti e oggetti importanti per la storia culturale di Trnava.[1].