Centro romano (Colonia Gallica Flavia), poi islamico, Fraga fu riconquistata dalle truppe cristiano-aragonesi di Raimondo Berengario IV nel 1149. Per lungo tempo (fino cioè all'espulsione dei Moriscos del 1609-1610) cattolici e mori convissero armoniosamente. In città era anche presente una minoranza ebraica. Numerosi, a Fraga e dintorni, i resti romani, fra cui quelli di una villa di notevoli dimensioni di età imperiale (Villa Fortunatus) e di una chiesa paleocristiana. Interessante una Chiesa romanica dedicata a San Pietro ed edificata nel XII secolo. Fraga fa parte dell'area linguistica catalano-occidentale. La lingua catalana è usata in città anche se non è ancora equiparata al castigliano. È stato redatto da tempo dal governo aragonese un progetto per la normalizzazione linguistica in regione, molto avanzato, che però non è ancora stato convertito in legge.
Economia
Nella zona di Fraga rivestiva particolare importanza la produzione di fichi. L'alto livello quantitativo e qualitativo di tale produzione, dette vita, fino almeno agli anni '70, ad una forte corrente di esportazione diretta in particolare verso la Francia.