La forza passiva peculiare è la capacità di una legge di resistere all'abrogazione. Ciò significa che una legge così intesa non può essere sostituita, abrogata o derogata da altre fonti primarie.[1]
Il caso dei patti lateranensi
I Patti lateranensi, istituiti tra Stato italiano e Chiesa cattolica sono un esempio di legge dotata di forza passiva peculiare, la cui modifica può avvenire solamente in virtù di una nuova intesa tra Stato e Chiesa. Corollario di questo, è che le leggi dotate di tale capacità non possono essere fatte oggetto di referendum.[2]
Regolamenti parlamentari
Nell'ordinamento italiano, anche il regolamento interno di ciascuna Camera - e cioè l'atto che disciplina l'organizzazione interna e lo svolgimento delle funzioni della Camera, dalla quale è adottato a maggioranza assoluta dei propri componenti - gode di tale capacità, garantita dalla Costituzione (vige cioè una riserva regolamentare).
Riferimenti normativi
Note
- ^ Diritto e Società
- ^ Gabriele De Rosa e Giancarlo Monina, L'Italia repubblicana nella crisi degli anni settanta, sistema politico e istituzioni, Rubbettino editore, pag. 347