La formula 750, anche detta F-750, è stata una serie motociclistica di velocità su pista, ideata e omologata dalla FIM (Federazione Internazionale del Motociclismo) come serie internazionale denominata Prix F.I.M. 750, riservata alle moto derivate dalla serie, di cilindrata inferiore a 750 cm³.
Le intenzioni della F.I.M. erano quelle di aggiornare la cilindrata massima delle moto da gran premio alle nuove abitudini del mercato europeo che, dai primi anni settanta, prediligeva motociclette di 750 cm³ e, soprattutto, di unificare le gare del motomondiale con le gare che si svolgevano negli Stati Uniti, in un unico campionato.
Nel 1977 la formula 750 venne ufficialmente inclusa nel campionato nel mondo e disputata regolarmente fino al 1979.
La fine
Venuto il momento di decidere quale classe mantenere tra la "750" e la "500", per ragioni di continuità e visti i problemi tecnici derivanti dalla potenza dei motori, eccessiva per i telai e gli pneumatici dell'epoca (oltre al fatto che la 750 era divenuta una sorta di "monomarca" Yamaha: nel 1979, su 60 piloti andati a punti, solo 4 non erano in sella alle TZ 750 4 cilindri), i costruttori e la FIM decisero di mantenere la vecchia classe 500, sopprimendo la formula 750, al termine della stagione 1979.
Il pilota più vittorioso della categoria fu Johnny Cecotto che in cinque stagioni fece sue ben 13 vittorie. Di poco staccati gli statunitensi Steve Baker e Kenny Roberts con 12 vittorie a testa precedono Patrick Pons con sette. Fra le motociclette, spiccano i 78 successi della Yamaha (su 102 gare complessive), davanti a Suzuki (13) e Kawasaki (11). Nessuna delle altre otto case costruttrici che presero parte alla categoria riuscì mai a salire sul gradino più alto del podio.