Flavon si trova in Val di Non sulla sponda destra del del Noce. Il territorio della frazione risulta compreso tra i 356 e i 1.704 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta quindi essere pari a 1.348 metri.
Storia
Origine del nome
Paolo Orsi nel 1885 sosteneva che il toponimo derivasse dal personale latino Flavius. Più probabilmente il nome si collega a Fiavé e al latino fābŭla 'bosco sacro', con suffisso -one non in senso aumentativo ma collettivo.[5]
La Pieve
Flavon fin dall'età medievale era la sede di una pieve la cui esistenza è documentata fin dal XIII secolo. Essa comprendeva anche le comunità di Cunevo e di Terres.[7]
I conti Flavon
Intorno al XII secolo si insediò nel territorio del paese una famiglia di origine bavarese, proveniente da Biburg, che assunse così il nome della località a loro infeudata. I conti Flavon controllavano anche i vicini paesi di Cunevo e Terres, da qui trae origine il nome del comune del Contà. Essi risiedevano in un castello posto a valle del paese, su di una alta rupe sopra la valle del torrente Tresenica, che prese il nome di Castel Flavon. Alla fine del XIII secolo i conti Flavon furono sconfitti e privati dei loro diritti e dei loro feudi nel Contà dai Conti di Tirolo. La giurisdizione di Flavon, comprendente anche Cunevo e Terres, divenne così un un'enclave appartenente alla Contea del Tirolo entro i confini del Principato Vescovile di Trento
Gli Spaur
Dopo alcuni decenni di capitanato dei signori di Coredo, il castello e la giurisdizione di Flavon passarono nel 1334 a Volcmaro di Burgstall, già capitano di Castel Sporo dal 1312, capostipite degli Spaur.[8] Gli Spaur ressero la giurisdizione di Flavon in nome dei Conti del Tirolo per quasi cinquecento anni, dal XIV al XIX secolo, amministrando la giustizia ed esercitando i loro diritti signorili. Dopo l'abbandono del vecchio castello di Flavon avvenuto tra il XVI e il XVII secolo, gli Spaur edificarono un palazzo nel centro abitato, oggi noto come Palazzo Spaur. [9].
Simboli
Gonfalone dell'ex comune
Stemma dell'ex comune
Stemma dei conti di Flavon
Stemma
Lo stemma di Flavon era stato concesso con deliberazione della Giunta provinciale di Trento del 13 dicembre 1988, n. 16238.[10]
«Trinciato d'argento e di rosso, a due stelle (6) dell'uno nell'altro, poste in sbarra; sul tutto uno scudetto d'azzurro, alla croce ricrociata d'oro. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'argento e di rosso.»
Lo stemma comunale riprendeva il blasone dei conti di Flavon.
Gonfalone
«Drappo del rapporto di 5/8 d'azzurro alla fascia di giallo, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale, completo dei suoi ornamenti, sovrastante la scritta in argento – Comune di Flavon – concavemente disposta, terminante a coda di rondine, pendente da un bilico unito all'asta, foderata da guaina in velluto azzurro ornata da spirale d'oro, mediante un cordone a nappe il tutto d'argento.[11]»
Cappella di San Bartolomeo, annessa a Castel Flavon.
Mausoleo di Sava Rakicic. Monumento funebre in stile neogotico all'ufficiale serbo dell'esercito austro-ungarico che aveva sposato Elena Teresa, l'ultima erede degli Spaur di Flavon, morto a Flavon nel 1897.
Architetture civili e militari
Palazzo Spaur, nel centro storico del paese, al civico n.8 di via Campo Sportivo.
Il comune di Flavon fece registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 487 abitanti. Nel censimento del 2001 fece registrare una popolazione pari a 508 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991-2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 4,31%.
Gli abitanti sono distribuiti in 195 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,61 componenti.
Economia
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Risultano sul territorio della frazione 4 attività industriali con 60 addetti pari al 45,45% della forza lavoro occupata, 13 attività di servizio con 24 addetti pari al 18,18% della forza lavoro occupata, altre 9 attività di servizio con 27 addetti pari al 20,45% della forza lavoro occupata e 5 attività amministrative con 21 addetti pari al 15,91% della forza lavoro occupata.
Risultano occupati complessivamente 132 individui, pari al 25,98% del numero complessivo di abitanti del paese.
^Approvazione dello stemma e del gonfalone del Comune di Flavon, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 4.
^Flavon, su araldicacivica.it. URL consultato il 3 novembre 2022.
Vittorio Asson, Flavon nel Contà attraverso i secoli, Trento, Arti Grafiche Artigianelli, 1977.
Vittorio Asson, Elda Giovannini & Bruno Lucchini, Il Contà. Note di storia, economia, cultura e cronaca su Flavon, Terres e Cunevo, Calliano (TN), Manfrini (Cassa Rurale di Flavon), 1993.
Eleonora Callovi & Luca Siracusano (a cura di), Guide del Trentino. Val di Non. Storia, arte, paesaggio, Trento, Temi, 2005.
Emanuele Curzel, Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo, Bologna, Edizioni Dehoniane Bologna, 1999. (online)
Lorenza Endrizzi & Franco Marzatico, Ori delle Alpi, Trento, Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali. Quaderni della Sezione Archeologica Castello del Buonconsiglio, 1997.
Aldo Gorfer, Le valli del Trentino. Guida geografico-storico-artistico-ambientale. Trentino occidentale, Calliano (TN), Manfrini, 1975, ISBN978-88-7024-118-1.
Livio Job, I conti di Flavon, in «Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione seconda», 79/2, 2000 (pp. 167-219). (online)
Walter Landi, "Il comitatus di Flavon fra individualità dinastiale e capitanato tirolese (XII-XIV secolo)", in: Il Contà. Uomini e territorio tra XII e XVIII secolo, a cura di M. Stenico & I. Franceschini, Nitida Immagine, Cles (TN), 2015 (pp. 35-72).
Jacopo Antonio Maffei, Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale, Rovereto, 1805. (online)
Giulia Mastrelli Anzilotti, Toponomastica trentina: i nomi delle località abitate, Trento, Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici, 2003.
Alberto Mosca, Flavon e i conti Spaur. La famiglia, la giurisdizione, i luoghi, Nitida Immagine, Cles (TN), 2015, ISBN 978-88-87439-42-7 (online).
Marco Stenico, "Le istituzioni comunitarie del Contà", in: Il Contà. Uomini e territorio tra XII e XVIII secolo, a cura di M. Stenico & I. Franceschini, Nitida Immagine, Cles (TN), 2015 (pp. 97-117).
Simone Weber, Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte. Volume III: i Decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Mori (TN), La Grafica Anastatica, 1992 (1938).