Diventa imprenditore nel 1989, costituendo un’impresa edile. Nel 1999 assume la carica di Commissario dell’Ente Fiera Milano, che trasforma in SpA, di cui è presidente e amministratore delegato fino al 2003[2], preparando la quotazione in Borsa e lanciando il collocamento dell'azienda nel 2002 presso il segmento Star di Borsa Italiana.[3] Tra il 1998 e il 2001 ricopre la carica di vicepresidente di AEM (attuale A2A).[4][5]
Nel 2003 viene nominato direttore generale della Rai dal governo Berlusconi[6], ne cura la fusione con la holding. L'anno successivo la società, sotto la sua guida, raggiunge il più alto utile netto della sua storia.[7]
Dal 1º novembre 2005 al 27 maggio 2014 (per tre mandati consecutivi, il massimo consentito) è amministratore delegato di Terna, azienda proprietaria della rete di trasmissione elettrica italiana, dedicandosi a colmare il ritardo infrastrutturale della rete elettrica e a sviluppare la ricerca.[8] Per tale ruolo, nel 2010 Cattaneo è designato miglior manager italiano e quinto in assoluto, nel campo dell'energia, tra oltre 40 top manager europei.[senza fonte] Da aprile 2014 è consigliere indipendente di Telecom Italia.[9]
Nel dicembre 2014 entra nel consiglio d'amministrazione di Nuovo Trasporto Viaggiatori, azienda privata di treni di alta velocità, come consigliere indipendente e nel febbraio 2015 ne viene eletto amministratore delegato.[10] Sotto la sua guida la società raggiunge il primo bilancio a margine positivo.[11] Rimane in carica fino al 12 aprile 2016, giorno in cui rimette le sue deleghe.[12]
Il 30 marzo 2016 viene nominato amministratore delegato di Telecom al posto di Marco Patuano.[13] Il 21 luglio 2017 annuncia le dimissioni dopo aver completato una fase di ristrutturazione aziendale con un incremento di clienti e ricavi, ottenendo un compenso da 25 milioni di euro.[14] Poco dopo torna ad essere amministratore delegato di Italo - Nuovo Trasporto Viaggiatori[15], di cui è anche azionista con una quota del 6% del capitale sociale. Durante il suo mandato, nell’aprile 2018, porta a termine la cessione di Italo a Global Infrastructure Partner (GIP) da parte di tutti i soci storici, per un controvalore di circa 2,4 miliardi di euro e in seguito reinveste nella società rimanendone quindi azionista.[16]
Il 27 aprile 2021 viene presentata Itabus, società privata di trasporto su gomma a lunga percorrenza, di cui Cattaneo è fondatore e azionista di controllo[18] insieme a lui in questa nuova iniziativa industriale sono presenti Luca Cordero di Montezemolo, Giovanni e Lucio Punzo, Angelo Donati e Isabella Seragnoli.[19] Cattaneo costituisce Itabus attraverso la Essecieffe Investment, da lui creata nel 2014 per dedicarsi all’attività imprenditoriale e già azionista di Italo.[20]
Nell'aprile 2023 viene designato dal governo come amministratore delegato dell'Enel[23]; il 12 maggio 2023 viene nominato amministratore delegato e direttore generale nel primo consiglio d'amministrazione.[24] Il 20 giugno 2023 viene inoltre nominato vicepresidente di Endesa.[25]
Nella primavera 2023, Italo acquisisce il 100% di Itabus[26], Cattaneo rimane azionista e Vice Presidente della società, rimettendo tutte le deleghe operative.[27] A fine aprile 2024, a seguito del closing dell’operazione di acquisizione della quota di maggioranza di Italo da parte del gruppo MSC, Cattaneo cede le sue quote e lascia le cariche precedentemente ricoperte.[28]
A maggio 2024, Cattaneo rinuncia volontariamente alla buonuscita al termine del rapporto con Enel, per una somma pari a circa 10 milioni, equivalenti a 24 mensilità.[29]
Controversie
All'atto della risoluzione consensuale del contratto tra Cattaneo e Telecom Italia, l'azienda approva, nonostante il voto contrario, anche se non vincolante, del Collegio sindacale[30] «compensi dovuti al Dott. Cattaneo sulla base del suo contratto con la Società, considerati in particolare il cosiddetto Special Award e l’MBO, in relazione all’attività già resa come amministratore e al valore che risulta creato sulla base dei dati oggi disponibili» pari a 22,9 milioni di euro lordi. L’accordo, inoltre, prevede 2,1 milioni di euro «a titolo di corrispettivo di un patto di non concorrenza, di non sollecitazione e non storno della durata di un anno nei confronti dei principali concorrenti di Tim in Italia e in Brasile, soggetto a claw-back in caso di violazione di tali obblighi (nonché il trasferimento di alcuni strumenti aziendali)».[31][32]
Vita privata
Cattaneo ha avuto due figli dalla prima moglie Cristina Goi[33]. Dal 29 gennaio 2011 è sposato con l'attrice Sabrina Ferilli.[34].
Riconoscimenti nazionali: nel mese di dicembre 2011 viene nominato "uomo dell'anno" dalla Staffetta quotidiana[36]. Nel mese di dicembre 2016 viene nominato “manager dell’anno” in un sondaggio condotto da Milano-Finanza, in virtù dei significativi miglioramenti nel Gruppo Telecom Italia dal punto di vista industriale, con un incremento dei ricavi della telefonia mobile e fissa nei primi nove mesi dell'anno[37][38].
Riconoscimenti internazionali: Premio EEI International utility award[39] come miglior utility d'Europa per rendimento del titolo 2010-2012; Premio EEI International utility award[40], come miglior utility d'Europa per rendimento del titolo 2006-2009; Premio Lombard Elite[41] per aver migliorato la competitività del Paese.