Quando Guglielmo il Taciturno ignorò l'ordine di Fernando Álvarez de Toledo, Duca d'Alba, di ritornare a Bruxelles e rimase in Germania, Filippo Guglielmo, all'età di appena 13 anni, studiava all'Università di Lovanio. Catturato nel febbraio del 1568, venne portato come ostaggio in Spagna, dove venne educato al cattolicesimo e alla lealtà verso la Spagna. Egli non avrebbe mai più rivisto il padre. Sua madre era già morta nel 1558.
In Spagna continuò i propri studi all'Università di Alcalá. Egli mantenne la propria fede cattolica sino al 1567. Dopo il massacro della Notte di san Bartolomeo del 1572 passò alla fazione calvinista. Rimase comunque in Spagna sino al 1596, quando tornò nel sud dei Paesi Bassi. I suoi interessi nella Repubblica delle Sette Province Unite erano molto forti e tesi a difendere la sorella, Maria di Nassau, contro il fratellastro Maurizio di Nassau, che contestava i diritti di Filippo Guglielmo sulla baronia e sulla città di Breda.
Ritratto di Filippo Guglielmo d'Orange
Nel 1606 Filippo Guglielmo venne riconosciuto dalla Repubblica come Signore di Breda e Steenbergen, con il diritto di nominare i magistrati pubblici. Egli fece la propria entrata trionfale nella città di Breda nel luglio del 1610 e da allora sino alla propria morte nominò i magistrati nella propria signoria. Anche se permise nuovamente di celebrare gli offici cattolici nel castello di Breda, non tentò mai di contrastare il predominio della chiesa riformata nella città. Ebbe degli scontri con gli Stati Generali nel 1613, quando annullarono il suo titolo di Drost (signore) cattolico. Egli dovette quindi cooperare con il governatore militare di Breda, il suo fratellastro Giustino di Nassau, che era fermamente fedele agli Stati Generali.