Il festival internazionale del cinema di Salerno è un festival cinematografico che si tiene a Salerno quasi ininterrottamente dal 1946[1] è il secondo in Italia dopo la Mostra del cinema di Venezia.[2][3][4] Il festival è una manifestazione competitiva per produzioni italiane ed internazionali.[5]
Il festival internazionale del cinema di Salerno ha avuto la sua prima edizione nel 1946 quando fu il primo festival del passo ridotto,[6] cioè che presentava film “ridotti” dal 35mm al 16mm per una più comoda diffusione.[7]
A quella storica edizione parteciparono, tra gli altri, Vittorio De Sica, Rossano Brazzi, Adriana Benetti, María Mercader, Mariella Lotti. In tale occasione le proiezioni furono tenute non solo a Salerno ma anche a Cava de' Tirreni, Positano ed Amalfi.
Da allora il Festival si è tenuto annualmente (ad eccezione del 1953, 1957, 1959 e 1960); l'ubicazione è al cinema/teatro Augusteo, situato al pianterreno settentrionale del Municipio di Salerno, ed anche talora al Teatro Verdi[8]
Nel 1967 il festival vide la partecipazione di ben 514 lungometraggi realizzati in cinquanta paesi diversi.[9]
Durante l'edizione del 1974 l'AGIS organizzò un convegno dal titolo: Tavola rotonda su il Mezzogiorno e il cinema italiano.[10]
Nel 1981 nel corso della 34.ma edizione del Festival del cinema fu posta l’attenzione sulla tutela del cortometraggio fino al quel momento fortemente penalizzato dal punto di vista legislativo.[11]
Nel 2011 l'edizione è stata dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia.[12] Nel 2012 vi hanno partecipato lungometraggi di registi emergenti come Massimo Venier.[13]
Nel 2020 a seguito della pandemia di COVID-19 la manifestazione si è svolta in versione digitale attraverso le dirette in streaming.[14]
L'edizione del 2021 ha visto la partecipazione di 350 i film in concorso provenienti da 50 nazioni.[15]
Edizione 2022
"BJ: The Life and Times of Bosco and Jojo"
Prod.: 80 Degrees Production Ltd., Make Art Not War, Fuera de la Común, 180 Degrees Production Ltd., Make Art Not War
Regia: Sergio Bonacci LAPALMA[18][19]
Edizione 2023 Documentari
Edizione 2024