Dopo aver compiuto gli studi nel seminario vescovile di Andria, nel quale fu pure lettore e poi esaminatore prosinodale, fu ordinato sacerdote il 16 giugno 1816 diventando poi vicario capitolare della diocesi.
Sebbene fosse in buoni rapporti con il re Ferdinando II, non solidarizzò con la sua politica repressiva del 1849-1860[1].
Durante il suo episcopato, il 20 marzo 1861, la diocesi di Catania venne elevata a sede arcivescovile, con decreto della congregazione concistoriale del 4 settembre 1859[2]. Fu quindi per pochi giorni il primo arcivescovo di Catania, privilegiato del "pallio", pur essendo allora e fino al 2000 un'arcidiocesi non metropolitana. Morì a Catania il 30 marzo 1861.
Il suo sepolcro è conservato nella cattedrale di Andria, sua città natale: si tratta di un monumento con un sarcofago marmoreo collocato vicino al portale che reca l'iscrizione: "A Felice Regano - cittadino di Andria - Arcivescovo di Catania - in questo Tempio - del quale fu ministro e decoro - inaugurasi monumento marmoreo sedici anni dopo la morte ».