Eugène Augustin Lauste dimostrò sin da giovane di possedere qualità come inventore, difatti nel 1878 aveva già depositato brevetti per numerosi dispositivi meccanici.[1]
Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1886, collaborò fino al 1892 con Thomas Edison, successivamente si occupò dello studio di un motore a benzina per le automobili, e poi si mise in evidenza con la progettazione della macchina di proiezione chiamata The Marvellous Cinematograph (febbraio 1894), in grado di proiettare per oltre un'ora immagini continue.[2]
Il proiettore-telecamera sonoro
Dopo di che Lauste lavorò, dal 1894, con Woodville Latham, concorrente di Edison,[3] per la realizzazione di numerosi dispositivi, tra i quali, proiettori, macchine fotografiche, attrezzature di stampa, oltre che il Eidoloscope - Pantopticon, una elaborata struttura di proiezione in concorrenza con il Kinetoscopio di Edison e con quello di Armat, ma che trasmetteva film più lunghi.[2]
Successivamente si appassionò e si impegnò a progetti riguardanti l'applicazione del sonoro sui film, come pioniere e anticipatore,[2] e dal 1900
iniziò la progettazione, trasferendosi in Gran Bretagna nel 1901, ultimandola nel 1904, e brevettandola due anni dopo. Il suo nuovo sistema consentiva di registrare e riprodurre contemporaneamente movimenti e suoni.[1]
Grazie ai finanziamenti della London Cinematograph Company, Lauste proseguì gli studi sulla registrazione e riproduzione ingegnandosi per produrre il ristretto fascio di luce, indispensabile per includere il suono registrato direttamente sulla striscia, accanto alle immagini e non su un supporto esterno, come ad esempio un disco,[3] e nel 1910, dopo aver aperto un proprio laboratorio a Brixton, nel sud di Londra, trovò la soluzione con un filo vibrante che agiva tra i poli di due magneti;[1] nacque così il primo film su pellicola sonora della storia del cinema.[4]
Negli stessi anni collaborò con l'inventore tedescoErnst Ruhmer, che realizzò il "Photographone" per registrare il suono otticamente;[1][3] inoltre Lauste scrisse una lettera a Charlie Chaplin, descrivendogli la macchina da presa capace di impressionare sulla stessa pellicola il suono e le immagini, suscitando molto interesse da parte del grande artista.[5]
Durante un soggiorno statunitense nel 1911, Lauste presentò il suo proiettore-telecamera e girò un breve film sonoro, invece l'anno seguente proseguì gli studi per amplificare il suo dispositivo.[1][3]
La guerra e gli ultimi anni
La prima guerra mondiale rallentò i suoi esperimenti, che comunque risultarono fondamentali per gli sviluppi del sonoro nel cinema, [1] anche se non riuscì a commercializzare le sue invenzioni.[3]
Lauste verso la fine degli anni venti venne assunto dai Bell Laboratories, risolvendo così i suoi problemi economici;[3] lavorò per i Bell Laboratories fino all'età di settantadue anni.[1]
Nel 1930 Lauste ricevette un premio come membro della Society of Motion Picture Engineers.[3]
Eugène Augustin Lauste morì il 27 giugno 1935 a Montclair, nel New Jersey.[6]
Suo figlio Émile-Louis si distinse come operatore fotografo, producendo documentazioni cinematografiche pregevoli.[2]