Di origine friuliane, venne chiamato a difendere la libertà dalle Brigate Garibaldi, brigate partigiane organizzate dal partito comunista italiano durante la seconda guerra mondiale. Morì il 24 aprile 1945, giorno dell'insurrezione di Genova, falciato da una sventagliata di mitra sparata da militari tedeschi, nei pressi della stazione di Cornigliano, nello stesso luogo dove oggi si trova la piazza a lui intitolata.[2]
Il 28 agosto 1984 gli è stata dedicata la vecchia piazza Ninfeo, nominata "piazza Ernesto Savio - caduto per la Libertà" per delibera del comune di Genova.