Nella metà degli anni novanta le Ferrovie spagnole (RENFE) decisero di sostituire gli ormai obsoleti treni Talgo III con oltre trenta anni di servizio e cercarono sul mercato europeo un tipo di rotabile in grado di circolare a velocità elevata sulle proprie linee a trazione elettrica. L'offerta del gruppo di imprese costituito da GEC, Alstom, e Fiat Ferroviaria venne ritenuta la più adatta: si trattava di un treno ad assetto variabile sviluppato sulla falsariga dell'ETR 470 Cisalpino che prese il nome di ETR 490. Vennero costruiti negli stabilimenti di Fiat Ferroviaria, a Barcellona e Valencia nel numero di 10 treni completi. Le nuove unità presero servizio sulla nuova linea Madrid-Valencia via Albacete.
All'inizio venne denominato InterCity 2000, ma si ritenne poco tempo dopo che il generico titolo non fosse sufficientemente rappresentativo del servizio e venne cambiato in Alaris.
A partire dal 13 agosto 2013 tutta la serie di 10 treni è stata accantonata per i problemi riscontrati nei carrelli.
Caratteristiche
È uno dei derivati della famiglia dei pendolini italiani con cui condivide la cassa e le apparecchiature elettriche. Le somiglianze sono evidenti anche nel frontale, che è quello caratteristico della serie ETR 460 Fiat, disegnata da Giugiaro.
Il 490 è composto di sole tre casse: due motrici di testa e una rimorchiata centrale. Il rotabile rispetta, pur con l'inserimento di un veicolo non motorizzato, il principio della modularità nella distribuzione della potenza – caratteristica dei pendolini italiani – per cui ogni veicolo motore è dotato di due motori asincroni trifase sospesi alla cassa con trasmissione del moto al rispettivo carrello mediante albero e cardani.
La vettura centrale è allestita per metà come spazio passeggeri e per metà come carrozza bar e compartimento per persone a mobilità ridotta. I sedili sono vis-à-vis, con un amplissimo corridoio centrale (800 mm, contro una media di 500-600 mm e sono dotati di tavolini centrali.
Su queste è alloggiato anche l'equipaggiamento tecnico di bordo: sistema video e ripetizione acustica, climatizzazione, telefono ecc.
La cassa in lega di alluminio e la dimensione ridotta del convoglio rendono il 490 molto leggero, caratteristica che insieme all'aerodinamica filante riduce sensibilmente i consumi energetici: la potenza massima installata è di soli 2040kW, circa un terzo rispetto all'equivalente italiano.
Il sistema di pendolamento è lo stesso della seconda e terza serie di pendolini, a controllo giroscopico e oscillazione attiva, limitato a 8° di inclinazione, con attuatori posti orizzontalmente fra carrello e cassa. I carrelli differiscono principalmente per lo scartamento allargato, tipico della rete spagnola (1 668 mm invece di 1 435). La frenatura elettrica è reostatica, quella meccanica a dischi con comando elettropneumatico.
Il servizio offerto a bordo è paragonabile alla business class degli aerei, con una serie di comfort aggiuntivi quali hostess a bordo, strumenti multimediali ai posti, giornali e parcheggi riservati nelle stazioni.
Note
^ Michele Cerutti, Pendolino per Spagna e Portogallo, in Tutto treno, anno 9º, n. 85, marzo 1996, p. 5.