Comboios de Portugal, E.P.E. (sigla CP) è l'azienda pubblica con sede a Lisbona che gestisce i servizi ferroviari del Portogallo. Nacque in seguito al Decreto Legge n. 137-A del 5 giugno 2009 in seguito allo scorporo della precedente Caminhos de Ferro Portugueses in Rede Ferroviária Nacional per la gestione dell'infrastruttura e Comboios de Portugal, E. P. E. per l'esercizio[1].
Il governo portoghese, il 30 luglio 1859, concluse le trattative con José de Salamanca y Mayol per la costituzione della Companhia Real dos Caminhos de Ferro Portugueses, con lo scopo di collegare la ferrovia del Nord con la ferrovia dell'Est; gli statuti della nuova società vennero approvati il 22 dicembre mentre la costituzione della stessa fu completata l'11 maggio 1860[2] e ufficializzata il 20 giugno[3].
A cura della "privata" Companhia Real dos Caminhos de Ferro Portugueses altre linee e tratte seguirono successivamente.
Dal 5 ottobre 1910, in conseguenza della proclamazione della Repubblica, la Companhia perse l'attribuzione "Real" divenendo semplicemente Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses.
Un'ulteriore trasformazione avvenne nel 2009 quando vennero divise operativamente l'infrastruttura dall'esercizio; per la gestione della rete ferroviaria venne fondata la "REFER", mentre la gestione dell'esercizio venne affidata ad un Ente pubblico economico denominato Comboios de Portugal.
Esercizio e servizi
Comboios de Portugal trasportava, nel 2014, circa 110 milioni di passeggeri e 9,3 milioni di tonnellate di merci[5].
Per effettuare i servizi la CP utilizza un complesso di linee di 2.791 km, di cui 188 a scartamento ridotto e 2.603 a normale; l'elettrificazione è in maggior parte a 25 kV 50 hz. Nel 1949 l'estensione della rete arrivava a 3.592 km ma negli ultimi decenni molte linee sono state accorciate o dismesse.
Come molte altre aziende ferroviarie europee, anche la gestione della CP è divisa in settori specifici, per tipologia di traffico o per zona geografica di appartenenza;
CP Carga (trasporto merci)
CP Gestão de Frota (gestione del materiale rotabile)
^ Ministério das Obras Públicas, Transportes e Comunicações, Decreto-Lei n. 137/A, in Diário da República nº 112, Série I, 12 giugno 2009. URL consultato il 17 gennaio 2017.
^ Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário, in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 70, n. 1681, Lisboa, 1º gennaio 1958, pp. 10, 11.
(PT) Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, CP-Comboios de Portugal e Público-Comunicação Social S. A., 2006, p. 238, ISBN989-619-078-X.
(PT) João Paulo Martins, Madalena Brion, Miguel de Sousa, Maurício Levy, Óscar Amorim, O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, in O Caminho de Ferro Revisitado, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.