La città sorge su una sponda del lago Ełk, formato da un ghiacciaio. La regione di Ełk è circondata da foreste, ed è una zona turistica della Polonia. Una delle principali attività praticate è la caccia, che si svolge in foreste estese.
Storia
Ełk (Łek) era una città prussiana, dal nome Lyck (bianco giglio d'acqua, Nymphaea alba), che si sviluppò nel tardo XIV secolo intorno a un castello costruito dai Cavalieri Teutonici. Ricevette i diritti da città nel 1445. Dopo la ribellione contro i Cavalieri Teutonici nel 1454, la città si unì al Regno di Polonia. La maggior parte degli abitanti erano polacchi. A metà del XVI secolo, fu uno dei centri più fiorenti della stampa polacca. Nel 1546 fu istituita l'Accademia Masuriana (Akademia Mazurska). Il suo primo rettore fu Hieronim Malecki, un teologo polacco, editore e traduttore che rese un grande servizio allo sviluppo della lingua polacca. Nel 1639 il re Ladislao IV Vasa visitò la città.[1] Nel 1701, la città divenne parte del Regno di Prussia e nel 1871 la città della Germania. I polacchi erano ancora la maggioranza degli abitanti della regione. Nel 1890, i polacchi costituivano il 71% degli abitanti di Circondario del Lyck[2]. Il poeta polacco Michał Kajka (1858-1940) fu associato a Ełk. Nel centenario della nascita, nel 1958, una statua di Michał Kajka fu eretta in un parco nel centro della città.
La principale religione è il cattolicesimo, anche se ci sono anche numerose chiese protestanti, che giocano un importante ruolo nella vita religiosa della popolazione. Prima della seconda guerra mondiale la città era quasi totalmente (95%) protestante. Oggi Ełk è il centro della Diocesi cattolica il cui vescovo è Jerzy Mazur.
Caratteristiche
Nel centro del lago di Ełk c'è una piccola penisola, sul quale rimangono i resti di una prigione che fu utilizzata per diversi scopi nel passato; per un periodo fu usata come prigione per donne.
Stemma
Stemma di Ełk: vecchio e presente.
L'attuale stemma di Ełk è stato adottato nel 1999, dopo che la città stata visitata da Papa Giovanni Paolo II. Sono stati modificati i colori degli alberi (da giallo a verde) e il cervo è diverso rispetto alla versione precedente. Un'altra delle differenze è lo stemma papale, che è stato aggiunto.
Lo stemma non veniva cambiato dalla seconda guerra mondiale. Fino al 1967 furono usati diversi stemmi, con una testa bifronte del dio Giano, ma la sua origine è sconosciuta.