L'etimologia della parola deriva dall'egiziano al-Darazī. Egli fu uno dei primi esponenti di una nuova dottrina riformista originatasi in Egitto agli inizi dell'XI secolo, all'interno della corrente ismailita, allorché alcuni teologi dichiararono che l'allora regnante imam fatimideal-Ḥākim era una figura divina. I drusi stessi lo considerano comunque un eretico.[5] Anche se la fede originariamente si è sviluppata dall'isma'ilismo, gran parte dei drusi non si identificano come musulmani.[6][7][8][9][10][11]
I drusi si riferiscono a loro stessi come muwaḥḥidūn ("unitariani")[12] e considerano padre spirituale e fondatore il profeta preislamico Shu'ayb, da essi identificato nel biblico Ietro, il suocero di Mosè.[13] Il luogo identificato come la sua tomba, presso Hittin, è considerato sacro. Il 25 aprile di ogni anno vi si tiene un'assemblea della comunità drusa.[14]
Storia
Considerati dai musulmani ortodossi perlopiù eretici o infedeli,[15] sono stati oggetto di persecuzioni già a partire dal regno del fatimide al-Zahir, figlio e successore di al-Ḥākim. Nel corso dei seguenti secoli essi si stabilirono principalmente nel Monte Libano, nel Gebel Druso, nelle alture del Golan e in Galilea, dove ancora oggi risiedono.
Dottrina
La dottrina drusa è piuttosto complessa; essa, oltre agli elementi dell'islam, accoglie anche elementi dell'ebraismo, dell'induismo e del cristianesimo, sostenendo la fede in un principio divino, l'ʿaql al-faʿʿāl (intelletto attivo). Lʿaql può manifestarsi in forma umana e secondo la comunità drusa l'ultima di queste manifestazioni si è avuta appunto nell'Imām-califfoal-Hākim, nell'XI secolo. È una religione che corre rischi di sopravvivenza[senza fonte] perché dal 1043 è stata dichiarata chiusa la "porta dell'adesione", quindi solo chi è figlio di drusi può essere considerato parte della setta. Poiché praticano la monogamia e sono stati continuamente perseguitati in buona parte della loro storia, il loro numero sta diminuendo.[senza fonte]
I drusi credono nella trasmigrazione delle anime dopo la morte, cioè nella metempsicosi, ma tutto il loro credo è circondato da un alone di mistero, perché la parte fondamentale delle loro concezioni dottrinarie è caratterizzata da un accentuato esoterismo ed è quindi rivelata con grande circospezione solo a chi sia ritenuto pronto e degno d'accoglierla da un maestro di grado superiore.
Non è più accreditata invece l'ipotesi che metteva in dubbio l'origine islamica ismailita del movimento adducendo l'argomentazione che i drusi, per il fatto di costituire un'eterodossia piccola e senza particolare forza politica o economica, si sarebbero spacciati come seguaci di un movimento con una base islamica, sia pur ampiamente modificata, per sfuggire alle repressioni islamiche.
Per i drusi Dio è talmente sacro che non si può nominare.
I testi sacri del drusismo sono il Corano e le Lettere della Saggezza; i drusi considerano con grande venerazione anche la Bibbia, le opere filosofiche di Platone e degli altri filosofi influenzati da Socrate.[16]
Costituenti circa il 5% della popolazione, i drusi libanesi sono distribuiti principalmente nei distretti dello Shuf, di Aley, di Hasbaya, di Rashaya e di Marjayoun. Sono ufficialmente considerati musulmani e secondo il Patto Nazionale è a loro riservata la carica di capo di stato maggiore dell'esercito.
^ Lawrence Pintak, America & Islam: Soundbites, Suicide Bombs and the Road to Donald Trump, Bloomsbury Publishing, 2019, p. 86, ISBN9781788315593.
^ Margaret Jonas, The Templar Spirit: The Esoteric Inspiration, Rituals and Beliefs of the Knights Templar, Temple Lodge Publishing, 2011, p. 83, ISBN9781906999254.
«[Druze] often they are not regarded as being Muslim at all, nor do all the Druze consider themselves as Muslim»
«While they appear parallel to those of normative Islam, in the Druze religion they are different in meaning and interpretation. The religion is consider distinct from the Ismaili as well as from other Muslims belief and practice... Most Druze consider themselves fully assimilated in American society and do not necessarily identify as Muslims..»
^ Ronald De McLaurin, The Political Role of Minority Groups in the Middle East, Michigan University Press, 1979, p. 114, ISBN9780030525964.
«Theologically, one would have to conclude that the Druze are not Muslims. They do not accept the five pillars of Islam. In place of these principles the Druze have instituted the seven precepts noted above.»