Nacque Dorothea (qualche volta chiamata Dorothy o Dora) Bland nei dintorni di Waterford in Irlanda, figlia di Francis Bland (m. 1778) e della sua amante, Grace Phillips. Era nipote per parte di padre di Nathaneal Bland (m. 1760), vicario generale di Ardfert e Agadhoe, e Giudice della Prerogative Court di Dublino e di sua moglie Lucy (nata Heaton).
Nel 1774, quando aveva 13 anni, il padre di Dorothea, che lavorava come macchinista di scena, abbandonò la famiglia per sposare un'attrice irlandese. Anche se continuò a sostenere la famiglia, inviando loro misere somme di denaro, loro erano poveri e Dorothea dovette andare a lavorare per contribuire a sostenere i suoi quattro fratelli. Sua madre, un'attrice di professione, vide del potenziale di Dorothea e la mise sul palcoscenico.
Vita sul palcoscenico e prime relazioni
Divenne una famosa attrice del momento e si diceva avesse le gambe più belle mai viste sul palcoscenico.
Il pubblico godeva delle sue performance in abiti maschili.[1]
Assunse il nome di "Mrs. Jordan", poiché era lievemente più rispettabile per una donna sposata essere sul palcoscenico. Infatti, non c'era nessun "Mr. Jordan" e Dorothea Bland non si sposò mai. Alcune fonti dichiarano che il nome e il titolo furono assunti per nascondere una gravidanza precoce. Ebbe una relazione con il suo primo capo, Richard Daly, l'impresario del Theatre Royal di Cork, che era sposato, da cui ebbe una figlia illegittima, Frances (n. 1782 Dublino), all'età di 20 anni.
In Inghilterra, ebbe una relazione di breve durata con un tenente dell'esercito, Charles Doyne, che le propose di sposarlo. Ma lei rifiutò e andò a lavorare per la compagnia teatrale gestita da Tate Wilkinson. Fu a quel punto che adottò il nome di "Mrs. Jordan" – un riferimento alla sua fuga attraverso il Mare d'Irlanda, paragonato al Fiume Giordano.[2]
Poco tempo dopo la fine della relazione con Wilkinson, cominciò una relazione con George Inchbald, il primo uomo della compagnia di Wilkinson. Secondo Claire Tomalin, la biografa di Dorothea, Dorothea avrebbe sposato Inchbald, talmente ne era innamorata, ma lui non glielo chiese mai. Con il cuore spezzato, lo lasciò nel 1786 per cominciare una relazione con Sir Richard Ford, un magistrato ed avvocato. Si trasferì con Ford quando egli le promise di sposarla. Ebbero tre figli, un maschio dalla vita breve e due femmine. Lo lasciò per cominciare una relazione con il Duca di Clarence, una volta resasi conto che Ford non era mai stato intenzionato a sposarla.[3]
Relazione con Guglielmo IV
Bella, spiritosa ed intelligente, la Jordan presto attirò l'attenzione di uomini facoltosi. Diventò l'amante di Guglielmo, Duca di Clarence, poi Re Guglielmo IV, nel 1791, vivendo con lui a Bushy House,[4] e sembrava non essersi interessata alla politica o agli intrighi politici che spesso si muovevano nei retroscena delle corti reali. Continuò la sua carriera recitativa, e faceva pubbliche apparizioni con il Duca quando necessario. Dal Duca, ebbe dieci figli, di cui perse la custodia nel 1811, quando la relazione terminò.
Vita successiva
Nel 1811, quando lei e il Duca si separarono, le fu dato uno stipendio annuale e la custodia delle loro figlie femmine, mentre egli mantenne la custodia dei loro figli maschi. Parte del suo stipendio includevano il denaro per la cura dei figli con una clausola affermava che, al fine di continuare a ricevere quei soldi, e mantenere la custodia, Dorothea non doveva tornare sul palcoscenico. nel 1814, quando un genero si indebitò fortemente, Dorothea ritornò sul palcoscenico per aiutarlo ad estinguere il debito. Una volta che il Duca apprese la notizia di ciò, levo le rimanenti figlie dalle sue cure, e si riprese il suo stipendio annuale. Per evitare i creditori, fuggì in Francia nel 1815 e morì a Saint-Cloud, vicino a Parigi, in povertà appena un anno dopo.
Discendenza
Da Guglielmo IV, all'epoca Duca di Clarence, ebbe dieci figli, cinque maschi e cinque femmine. Sebbene il padre li riconobbe tutti e li nobilitò una volta divenuto re, non poté mai legittimarli: