La disonestà scolastica (o, in un diverso contesto, la disonestà accademica) è una condotta fraudolenta messa in atto da scolari, allievi, e studenti, a vari livelli del percorso di istruzione, soprattutto in occasione di momenti di snodo di particolare importanza, come l'esecuzione di compiti in classe, la partecipazione a prove d'esame e a concorsi, la redazione di elaborati scolastici, tesi di laurea e tesine.
Tra gli effetti di una pratica di diffusa disonestà, vi sono la distorsione delle logiche meritocratiche e la perdita di valore e di prestigio dei titoli scolastici e accademici, con conseguenze di lungo termine anche sull'economia[1].
Fenomeno storico e sociale
Condotte fraudolente nell'ambito della scuola e della formazione sono attestate in moltissimi paesi e in svariate età della storia, anche se la percezione dell'illiceità di tali condotte, e della gravità del relativo fenomeno sociale, si manifesta con intensità variabile nelle varie epoche storiche e nelle diverse culture nazionali[2]. Ad esempio, una ricerca universitaria dell'Università di Guelph, nell'Ontario, ha rivelato l'esistenza, in Nordamerica, di pratiche diffuse che coinvolgono, per ammissione degli stessi interessati, circa il 53% degli studenti canadesi e ben il 70% degli studenti statunitensi[1].
La disonestà scolastica si realizza attraverso l'uso di vari espedienti e stratagemmi, a volte anche con la collaborazione di personale scolastico (bidelli, impiegati amministrativi, gli stessi professori) ed extra-scolastico: ai sistemi "classici", conosciuti e tramandati da generazioni di studenti, si sono aggiunte le possibilità messe a disposizione dalle tecnologie elettroniche, informatiche, e telematiche (come, nel tempo, l'uso di trasmittenti radio, telefoni cellulari, palmari, smartphone, con eventuale accesso alla rete Internet).
Rimedi
Esistono varie strategie per cercare di contrastare tali condotte, e gli effetti distorsivi sulla valutazione didattica e sulla meritocrazia, come una sorveglianza attenta delle prove cruciali, l'assegnazione di compiti diversi a persone vicine di banco, e altri accorgimenti. Sul piano etico, in alcune situazioni scolastiche si è sperimentata la proposizione di patti d'onore la cui sottoscrizione impegna le parti interagenti delle istituzioni educative, come alunni e professori/docenti, al rispetto dell'etica scolastica e del fair play.
Situazione nel mondo
Brasile
In Brasile, degli avvocati hanno riportato che la pratica comune di acquistare dissertazioni e tesi su Internet dovrebbe rientrarne nel campo dell'etica e della morale. Penalmente, il tema è considerato controverso e difficile da caratterizzare e circoscrivere[3].
Italia
In Italia, il fenomeno della disonestà scolastica e accademica è molto esteso ed endemico[4]. Nonostante questo, risulta molto attenuata la percezione della gravità del fenomeno e della necessità di interventi nel sistema scolastico[5].
Marcello Dei, Ragazzi, si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane, Bologna, il Mulino, 2011, ISBN978-88-15-14940-4.
Marcello Dei, Rispettare le regole. La socializzazione normativa nelle famiglie e nella scuola, a cura di Guido Maggioni, Roma, Laboratorio infanzia e adolescenza/Donzelli Editore, 2011, ISBN978-88-6036-687-0.