Porta incisa su due lati una scritta in etrusco, spiraleggiante dall'esterno verso il centro, contenente circa 70 parole, e per questo da annoverarsi fra i testi più lunghi in lingua etrusca. L'interpretazione del testo sembra indicare che si tratta di norme per sacrifici da compiersi in offerta alle divinità Tin, Maris, Calu e Canthas in dati tempi e luoghi.
L'oggetto ricorda per la sua forma il più celebre disco di Festo.