La Direzione territoriale del lavoro (o anche DTL) era l'articolazione periferica, generalmente con competenza in ambito provinciale, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. A seguito dell'istituzione dell'"Ispettorato nazionale del lavoro", sono state soppresse e le relative funzioni sono attualmente svolte dagli "Ispettorati territoriali del lavoro".
Vennero istituite con D.P.R. 7 aprile 2011, n. 144 - in sostituzione della direzione provinciale del lavoro e per modifica della denominazione e parziale accorpamento delle DPL, ossia "direzioni provinciali del lavoro". Queste ultime, erano nate create dal governo Amato I nel 1996 in seguito alla riforma disposta con la legge 24 dicembre 1993, n. 537 (legge finanziaria del 1994), al cui art. 1, commi 5 e 6, disponeva l'unificazione degli uffici periferici provinciali e regionali del Ministero del Lavoro (disposizione attuata con il DM 7 novembre 1996, n. 687).
Con decreto del presidente della Repubblica 7 aprile 2011, n. 144 si è disposta la riforma, accorpamento e riduzione delle DPL, che da novantotto vengono ridotte a settantaquattro, trasferendo la competenza territoriale della DPL del capoluogo di regione alla DRL, e con conseguente modifica della denominazione degli uffici in DTL, non avendo più una radicazione territoriale coincidente con le circoscrizioni provinciali.
Infine durante il governo Renzi, ai sensi del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 149 e del DPCM 23 febbraio 2016, in vigore dal 1º gennaio 2017, cessòl'operatività delle DTL le cui funzioni vennero ad essere svolte dagli "Ispettorati territoriali del lavoro".
La direzione territoriale era organizzata in 8 uffici principali, dette Aree:
Presso l'area vigilanza sul lavoro opera l'Ufficio dell'ispettore di turno (esecuzione pratica dell'URP-Ufficio relazioni con il pubblico), ossia ufficio incaricato di ricevere le denunce - tecnicamente richieste d'intervento - da parte dei lavoratori nei confronti di qualunque situazione pregiudizievole. L'ufficio è retto da un ispettore del lavoro.
Era pressoché su tutto il territorio nazionale con 74 dsedi, tranne che in Sicilia e Trentino-Alto Adige. Le DTL erano organizzate solo in parte su base provinciale, e sottoposte alla Direzione regionale del lavoro territorialmente competente. Nell'ambito provinciale in cui avevano sede, le Direzioni Regionali prima (poi Interregionali), del Lavoro esercitano anche i compiti operativi propri della DTL. Questa la suddivisione degli uffici per competenza territoriale:
Si noti che in alcune regioni, quali Sicilia e Trentino-Alto Adige, non sono presenti né la DTL né la DRL, i compiti relativi sono affidati agli Ispettorati regionali del lavoro, in quanto funzioni proprie che gli Statuti speciali hanno riservato a tali Province o Regioni autonome.
Avendo perso varie competenze, oramai regionalizzate, le strutture periferiche del Ministero del lavoro e delle politiche sociali erano rappresentate solo dalle Direzioni Territoriali del Lavoro e dalle Direzioni interregionali del Lavoro. Le DTL - eredi degli Ispettorati provinciali del lavoro e degli Uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione, gli UPLMO - riassumevano le "nuove" competenze nelle sue due anime rappresentate dalle due principali aree che la compongono:
L'APL ha assorbito le competenze in materia di conciliazioni collegiali ex art. 410 c.p.c. e ss. in campo pubblico e privato, avendo come spiccata "missione" quella di conciliare, mentre l'AVL rappresenta l'erede del vecchio ispettorato del lavoro, la cui funzione era - almeno sino al D. Lgs. n. 124 del 2004 - tipicamente repressiva. Oltre ciò, la DTL si occupava delle autorizzazioni del lavoro in materia di cittadini non comunitari o neo comunitari non in deroga, delle autorizzazioni per il lavoro minorile di bambini e adolescenti, delle relazioni sindacali e dei conflitti di lavoro, delle autorizzazioni delle installazioni di sorveglianza a distanza ai sensi dell'art. 4 dello Statuto dei lavoratori. Si occupa, altresì, della convalida delle dimissioni delle lavoratrici madri ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs n. 151/2001, funzione svolta dall'ispettore del lavoro. Infine, il D. Lgs. n. 51/1998, sulla soppressione dell'ufficio del Pretore, e l'istituzione del Giudice unico di primo grado, vengono affidate alla Direzione territoriale del lavoro anche le cosiddette inchieste pretorili sugli infortuni, sulle cause ed eventuale mancato riconoscimento dell'infortunio.
L'art. 14, comma 5, DPR n. 144/2011 fissava le nuove competenze nelle seguenti: