Dionigio Canestrari nasce il 13 aprile 1865, nel paese di San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona, quando ancora il Veneto faceva parte dell'Impero austriaco. I genitori, Alessandro Canestrari (1840-1920) e Maddalena Nicolis (1841-1910), provenivano entrambi da famiglie facoltose.
Dato l'interesse e la predisposizione mostrata fin in giovine età fu avviato allo studio della musica, studiando pianoforte ed organo dapprima col maestro Capitanio, organista di Seriate, quindi con il veronese Achille Saglia.
Nel luglio del 1897, a 32 anni, consegue infine la Licenza di pianoforte al Regio Liceo Musicale di Pesaro. In quest'occasione fu presidente della commissione esaminatrice Pietro Mascagni, allora direttore del Conservatorio pesarese.
L’anno seguente ottiene il Diploma di Magistero.[1]
Comincia così a dedicarsi all’insegnamento del piano, dell’organo e quindi anche alla composizione.
Suona nelle varie chiese della città e della diocesi di Verona, fermandosi a lungo a Soave, dove fu organista titolare, potendo così suonare il nuovo organo Trice,[2] strumento che già nel 1890 aveva richiamato innumerevoli musicisti italiani a discutere dei canoni della musica sacra e del suo rinnovamento.
Allo stesso tempo Canestrari affianca all'attività di organista anche quella di compositore, permettendogli una certa notorietà, al punto che fu considerato uno dei migliori compositori organisti europei dell'epoca, vincendo numerosi premi nazionali ed
internazionali.[3] La stima così guadagnata anche a livello europeo gli permette di intessere una corrispondenza con insigni compositori europei tra cui in particolare con Alexandre Guilmant, organista francese detentore della cattedra d’organo al Conservatorio di Parigi.
Dionigio Canestrari fu autore di numerosissime composizioni, per organo, armonio e pianoforte. In particolare fu prolifico nella composizione di musica sacra, ma oltre a ciò scrisse un “Trattato d’armonia” con numerosi esempi pratici. Le sue messe e composizioni sacre hanno goduto una certa diffusione in varie parti del mondo, grazie all'opera di un suo nipote missionario comboniano, padre Giorgio Canestrari.
Gli spartiti autografi sono conservati dai discendenti.
Stile e temi
Nella sua vita Dionigio Canestrari dimostrò di essere uomo di grande spiritualità e di profonda sensibilità, dimostrandosi legato ai
valori religiosi, trasmettendo pertanto tutto questo nelle sue opere. Diversi furono comunque i temi affrontati, da quelli religiosi appunto, all’amor patrio, fino agli autori classici, in particolare Virgilio e Dante.
Elenco parziale
Improvviso per armonio
Tantum ergo
Intermezzo per pianoforte
Allegretto festoso do concerto per organo
Agnus Dei - Canestrari
Improvviso per armonio
Tantum ergo: ad chorum quatuor vocum inaequalium
Eucharistica: raccolta di sedici canti ad una voce con organo od armonio
Missa miserere nostri Domine: ad chorum 3 vocum inaequalium, Organo vel armonio comitante
Messa facile in onore del ss. Sacramento ad una voce Media (re-re) per due Cori che si alternano
Servizio per la Messa: Messa I [e] II
Allegretto festoso di concerto: per organo
Ave Maria - a due voci pari
Da pacem Domine: Parce Domine: invocazioni per coro di Contralti all'unisono
Da pace, Domine
Tantum ergo Canestrani
Parce domine
Tres tantum ergo ad chorum unius vocis mediae organo comitante
Messa "Sine labe concepta" : per coro a due voci dissimili (Contralti e Baritoni.) : con accompagnamento d'armonio o d'organo
Missa in honorem B.M.V. sub titulo consolatrix afflictorum ad chorum duarum virilium
Tantum ergo ad chorum unius vocis mediae organo comitante
Intermezzo per pianoforte (con armonium ad libitum)
Elegit te Dominus: mottetto a due voci pari bianche o virili
A Gesù bambino: quattro canti pastorali per coro ad una e due voci eguali con organo od armonio
Te, Joseph celebrent: inno in onore di s. Giuseppe: ad una voce media. Si quaeris miracula
P.tà M° F.Chiesa | Tantum ergo, a 3 voci miste, Alto, Tenore e Basso
Tres cantus in honorem s. Familiae jesu, Mariae, Joseph ad chorum trium vocum aequalium vel inaequalium comitante harmonio vel organo
^ L’organo “Trice” deve il nome al suo inventore inglese, trasferitosi in Italia per motivi di salute, aveva un’impostazione musicale diversa dagli organi classici italiani.
^ Vince un primo premio a Nantes, Francia, nel 1922, per una messa a due voci – primo fra 1200 concorrenti – e per il Concorso bandistico, promosso dalla Revue des Maîtrises
Bibliografia
Fiorenza Canestrari, Alessandro Canestrari. Gli affetti, la Resistenza, la politica, Verona, Casa editrice Mazziana, 2017.