La diocesi di Avensa (in latino: Dioecesis Avensensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Avensa, identificabile con le rovine di Bordj-Hamdouna nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.
Mesnage identifica la sede Avensensis con quella Abbenzensis menzionata da Morcelli.
Sono due i vescovi noti di questa sede. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa, partecipò Fortunatus episcopus plebis Abensensis, il quale dichiarò di non avere competitori donatisti nella sua diocesi.[1] All'epoca del re vandalo Genserico (attorno al 460) un vescovo, che Vittore di Vita chiama sanctus Valerianus Abensae civitatis episcopus, fu esiliato dalla sua città e abbandonato alla campagna per essersi rifiutato di cedere al re gli oggetti di culto della sua Chiesa;[2] questo vescovo è commemorato nel Martirologio romano al 15 dicembre.
Dal 1933 Avensa è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 28 novembre 1977 il vescovo titolare è Kenneth Donald Steiner, già vescovo ausiliare di Portland.
Cronotassi dei vescovi
- Fortunato † (menzionato nel 411)
- San Valeriano † (menzionato nel 460 circa)
Cronotassi dei vescovi titolari
Note
- ^ Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, t. IV, coll. 110 e 226.
- ^ Vittore di Vita, Historia persecutionis africanae, I, 12,40; Patrologia Latina, t. LVIII, col. 197.
Bibliografia
- (LA) Stefano Antonio Morcelli, Africa christiana, Volume I, Brescia, 1816, p. 60
- (FR) Joseph Mesnage, L'Afrique chrétienne, Paris, 1912, pp. 79–80
- (FR) Auguste Audollent, v. Avensa, in «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. V, 1931, coll. 1023-1024
Collegamenti esterni