I Digable Planets sono un trio hip hop statunitense formatosi nel 1987, a Brooklyn (New York). Il trio è composto dai rapper Ishmael "Butterfly" Butler, Mariana "Ladybug Mecca" Vieira e Craig "Doodlebug" Irving. Il gruppo si distingue per il suo contributo ai sottogeneri dell'hip hop classico e dell'hip hop alternativo.[1]
Storia
Origini
Butler e Irving si sono incontrati a Filadelfia alla fine degli anni 80. Originario di Seattle, Butler faceva lo stagista alla Sleeping Bag Records di New York e andava a trovare la nonna a Filadelfia, dove Irving viveva e faceva parte di un gruppo chiamato Dread Poets Society (più tardi noto come i 7 OD's).[2] Vieira e Irving si incontrarono a Washington DC mentre Irving frequentava la Howard University. Le demo iniziali registrate sotto il nome di Digable Planets comprendevano solo Butler, ma dopo un breve periodo di tempo con altri due membri, Butler iniziò a collaborare con i due attuali membri nel 1989.[3]
Primi successi
Il gruppo firmò per la Pendulum Records nel 1992 e tutti e tre i membri della band si trasferirono a New York, dove Butler e Irving diventarono coinquilini. Il loro album di debutto Reachin' (A New Refutation of Time and Space) venne pubblicato nel 1993. Il singolo principale dell'album, Rebirth of Slick (Cool Like Dat), raggiunse un notevole successo arrivando alla 15ª posizione nella classifica dei singoli di Billboard ottenendo il disco d'oro dalla RIAA e vincendo la miglior peformance rap di un gruppo o duo ai Grammys[4]. Il brano raggiunse inoltre la 67ª posizione nella UK Singles Chart nel febbraio 1995.
Il secondo album Blowout Comb venne pubblicato nel 1994. La critica lo giudicò come un netto allontanamento da quello precedente, più cupo e più apertamente politico nei suoi riferimenti alle Pantere Nere e al comunismo. In un articolo per Spin scritto nel dicembre 1994, Craig Marks dichiarò "...si tratta di un seguito avvincente, esigente, quasi rivoluzionario"[5]. Nell’album vi sono apparizioni degli artisti Jeru the Damaja, Sulaiman e Guru di Gang Starr.
Nello stesso anno il gruppo apparve sull'album della Red Hot Organization, Stolen Moments: Red Hot + Cool. L'album, che aveva lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e di raccogliere fondi a sostegno dell'epidemia di AIDS in relazione alla comunità afroamericana, venne proclamato come "Album dell'anno" dalla rivista Time. Il trio si sciolse all'inizio del 1995 a causa di “differenze creative”.
Reunion e album live
Nel febbraio 2005 il trio si ricongiunse e intraprese un tour di reunion che fu seguito dalla pubblicazione di un album raccolta intitolato Beyond the Spectrum: The Creamy Spy Chronicles il 15 ottobre 2005. L’album combinava materiale già pubblicato in precedenza insieme a remix e B-sides.[6][7] Dal 2009 al 2011, Butler e Irving presero parte ad un tour negli Stati Uniti, in Canada e in Europa con il gruppo Cosmic Funk Orchestra e con Camp Lo e Butler's Shabazz Palaces come supporto. Il gruppo si esibì al Numbers, a Houston in Texas il 15 maggio 2010 insieme al duo hip hop Camp Lo. Durante un'intervista con lo Houston Chronicle Doodlebug dichiarò che un nuovo singolo sarebbe stato pubblicato, chiamato "Fresh Out", e che un nuovo album era previsto per l’estate del 2010.[8] Il gruppo si è anche esibito insieme ai The Pharcyde al festival musicale North by Northeast a Toronto in Ontario, il 19 giugno 2011.[9]
Uno spettacolo di ricongiungimento che era stato programmato per il dicembre del 2012 a Seattle venne cancellato qualche giorno prima della performance. Quando gli venne chiesto il motivo in una successiva intervista Butler dichiarò: "Penso che sia la fine".[10]
Nonostante la precedente dichiarazione, nell'ottobre 2015 venne annunciato che il trio si sarebbe riunito nuovamente per un concerto al Neptune Theatre di Seattle il 30 dicembre insieme a Shabazz Places.[11] Da allora i Digable Planets hanno tenuto un tour di ricongiungimento durante la primavera e l'estate del 2016. Seguito da un disco live Digable Planets Live alla fine di giugno 2017.
Lavori in solo e collaborazioni
Butler ha pubblicato Bright Black con il soprannome di Cherrywine nel 2003, prima di passare alla collaborazione con il polistrumentista Tendai 'Baba' Maraire e formare con lui il duo Shabazz Palaces. Nel 2009 il duo ha pubblicato in proprio due EP, Shabazz Palaces e Of Light, prima di diventare il primo duo Hip-hop firmato alla Sub Pop Records. Il loro LP di debutto Black Up è stato pubblicato nel 2011, seguito da Lese Majesty nel 2014, entrambi hanno ricevuto opinioni positive dalla critica.[12][13] Butler è stato anche ingaggiato dalla divisione A&R della Sub Pop e sta aiutando l'etichetta a formare il suo repertorio di artisti 'fantasiosi' e 'audaci'.[14] Butler e Maraire hanno poi collaborato con Hussein Kalonji nel ruolo di Chimurenga Renaissance per pubblicare riZe vadZimu riZe nel marzo 2014 con la Brick Lane Records.[15]
Irving, noto anche come Cee Knowledge va in tour con Cee Knowledge & the Cosmic Funk Orchestra e ha pubblicato due album in edizione limitata con la FarmHouse Records.
Vieira, conosciuta anche come Lady Mecca, ha pubblicato Trip The Light Fantastic nel 2005.[16] Ha continuato a collaborare regolarmente con altri musicisti, in particolare per l'album Billie Holiday Remixed and Reimagined di Legacy/Sony (sulla canzone "Spreadin' Rhythm Around"), per l’album Eleventh Hour di Del tha Funkee Homosapien (sulla canzone "I Got You") e con il supergruppo hip-hop eMC sulla canzone "The Show". Vieira si è unita al gruppo hip hop Dino 5 come voce di Tracy Triceratops.[17] L'artista si è poi unita al gruppo fusion hip hop brasiliano BROOKZILL! con il suo ex-collega dei Dino 5 Prince Paul.[18]
Discografia
Album in studio
Raccolte
Album in live
- 2017 –Digable Planets Live
Singoli
- 1992 - Rebirth of Slick (Cool Like Dat)
- 1993 - Where I'm From
- 1993 - Nickel Bags
- 1994 - 9th Wonder (Blackitolism)
- 1995 - Dial 7 (Axioms of Creamy Spies)
Note
- ^ (EN) Digable Planets | Biography & History, su AllMusic. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ Digable Planets’ Ishmael Butler Talks About Being ‘Unsung,’ His Impact & More [Interview], su web.archive.org, 1º luglio 2018. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2018).
- ^ Digable Planets, su Discogs. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ Digable Planets | Artist | http://www.grammy.com, su web.archive.org, 1º luglio 2018. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2018).
- ^ Digable Planets, Blowout Comb (Pendulum/ERG) SPIN, su web.archive.org, 1º luglio 2018. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2018).
- ^ Hip-Hop Legends Digable Planets Reunite : NPR, su web.archive.org, 1º luglio 2018. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2018).
- ^ (EN) Digable Planets: Beyond the Spectrum: The Creamy Spy Chronicles, su PopMatters, 16 novembre 2005. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) y Olin on May 14, 2010 at 4:49 PM, Digable Planets are spinning again, su Peep, 14 maggio 2010. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2018).
- ^ Devo, Hats play free for NXNE | Music | Entertainment | Toronto Sun, su web.archive.org, 4 marzo 2016. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Ishmael Butler on Digable Planets: 'I think it's the end' | Matson on Music | The Seattle Times, su web.archive.org, 23 marzo 2014. URL consultato il 3 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2014).
- ^ (EN) Digable Planets reunite after four years for hometown Seattle concert, su Consequence of Sound, 28 ottobre 2015. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) Alexis Petridis, Shabazz Palaces: Lese Majesty review – spectacular, way-out hip-hop, in The Guardian, 24 luglio 2014. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) Sub Pop Records, Shabazz Palaces, su Sub Pop Records. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) Sean Michaels, Shabazz Palaces' Ishmael Butler becomes A&R for Sub Pop, in The Guardian, 14 agosto 2013. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) Chimurenga Renaissance 'The B.A.D Is So Good', su OkayAfrica, 6 febbraio 2014. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) bza, Ladybug Mecca - Trip the Light Fantastic Album Review, su Prefixmag.com. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ Scott Thill, The Dino 5 Takes Kid-Hop Back to the Future, in Wired, 1º aprile 2008. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) BROOKZILL!: Throwback to the Future, su Pitchfork. URL consultato il 3 aprile 2020.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Digable Planets, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Digable Planets, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Digable Planets, su Bandcamp.
- (EN) Digable Planets, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Digable Planets, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Digable Planets, su WhoSampled.
- (EN) Digable Planets, su SecondHandSongs.
- (EN) Digable Planets, su SoundCloud.
- (EN) Digable Planets, su Genius.com.
- (EN) Digable Planets, su Billboard.