Rabbi Bar-Hayim è nato a Sydney (Australia) col nome David Mandel, cambiato a seguito della sua emigrazione (aliyah) ad Israele; ha studiato presso la yeshivahMerkaz Harav Kookyeshiva a Gerusalemme per 10 anni. Attualmente insegna nell'area metropolitana gerosolimitana e pubblica articoli in inglese ed ebraico su vari siti web.[2] Sebbene sia un rabbinoortodosso, Bar-Hayim preferisce il termine "ebreo halakhico" e spiega che "ebraismo ortodosso è inesatto come definizione dato che era un termine dato come risposta alla crescita dell'ebraismo riformato nel XIX secolo. Reagendo al completo disinteresse del movimento riformatore per la pratica tradizionale e per la giurisprudenza religiosa affermata, il nuovo e reazionario "ebraismo ortodosso" (termine precedentemente sconosciuto) adottò un approccio estremo e opposto, vale a dire che la pratica ebraica ashkenazita evolutasi in Europa fino a quel momento doveva essere sancita per sempre, negando la possibilità di un qualsiasi cambiamento, anche se tale cambiamento veniva comandato dalla stessa Torah."[3]
Eretz Israel
Rabbi Bar-Hayim ha rivivificato l'antica liturgia nusach tefillah degli israeliti, chiamata "Nusach Eretz Yisrael" (preghiera della Terra di Israele) che si basa sul Talmud di Gerusalemme.[4] Ha inoltre proposto di rinnovare la tradizione religiosa di Minhagei Eretz Yisrael, che riflette le usanze liturgiche delle comunità israelitiche pre-esilio, piuttosto che quelle babilonesi o europee.
Kitniyot
Nel 2007 Rabbi Bar Hayim stabilì che gli ebrei di Israele, indipendentemente dalla loro origine, potevano consumare il kitniyot durante la Pesach.[5][6]
Altre posizioni
Bar Hayim ha appoggiato il ritorno del primato del Yerushalmi e dà più peso alle decisioni ivi contenute.[7] Ha inoltre proposto che quando Sukkot cade di Shabbat, gli ebrei israeliani devono seguire le decisioni della Mishnah e del Talmud e adempiere al rituale di Lulav.[8] Afferma anche che si debba recitare Hallel nel giorno di indipendenza israeliano.[9]