Corse per poche stagioni in squadre svizzere ed italiane. Al suo primo anno nella massima categoria chiuse al secondo posto il Tour de Suisse, perdendo la competizione per appena 30" dal connazionale Beat Breu. Mostrò in questa competizioni sia le sue buone qualità di cronoman sia di corridore resistente in salita, giungendo, tra l'altro terzo nella frazione contro il tempo vinta proprio da Breu. Inoltre, in questa prima annata fu sesto nella Firenze-Pistoia, vinta da Tony Rominger, corsa contro il tempo che si disputava in Toscana nel periodo di ottobre.
Nella stagione successiva conferò le sue doti mettendosi nuovamente in mostra nelle brevi corse a tappe. Concluse settimo l'impegnativa Tirreno-Adriatico ed i quarti posto al Giro di Puglia ed al Tour de Suisse sfiorando, in quest'ultima corsa, in diverse occasioni la vittoria di tappa, perdendo per pochi centesimi di secondo la quinta tappa, a cronometro, dall'olandese Erik Breukink. Alla Firenze-Pistoia chiuse secondo dietro il polacco Lech Piasecki.
Nel 1992 ottenne i migliori piazzamenti in Italia, fu terzo al Gran Premio di Larciano quinto alla Coppa Bernocchi e settimo alla Firenze-Pistoia. Partecipò anche al Giro d'Italia. Chiuse la carriera la stagione successiva.