Quella che segue è la cronologia degli eventi narrati nell'universo fantascientifico di Battlestar Galactica, comprendente la miniserie del 2003, la serie televisiva andata in onda tra il 2004 e 2009, tre webserie, due film per la televisione e il prequel Caprica.
Nel centro del sistema di datazione temporale viene posto per convenzione l'Olocausto Cylone. Gli eventi precedenti alla caduta delle Dodici Colonie sono dunque indicati con la locuzione BCH (Before Cylon Holocaust).
La caduta delle Dodici Colonie (chiamato anche attacco Cylone o olocausto Cylone) è conseguente all'attacco che rinnovò il conflitto tra gli umani delle Dodici Colonie di Kobol e le loro creazioni robotiche, i Cyloni, dopo un periodo di pace durato 40 anni. I Cyloni diedero inizio all'attacco con un gesto simbolico, distruggendo la Stazione dell'Armistizio istituita al termine della Prima Guerra Cylone. A causa della remota posizione della stazione, il mancato rientro del funzionario assegnatogli non destò alcuna preoccupazione in seno alla Flotta Coloniale. I Cyloni riuscirono ad annientare le Dodici Colonie infiltrandosi nella loro società civile e militare attraverso nuovi modelli cyloni dalle sembianze umane. Una di queste copie, Caprica Sei, sedusse il brillante Dr. Gaius Baltar in modo tale da avere accesso al sistema di difesa coloniale, ideato dallo stesso Baltar, e da sabotarlo. A seguito del sabotaggio del sistema, i Cyloni tornarono dal loro esilio pronti a scatenare la loro vendetta. I backdoor inseriti da Numero Sei nel sistema di difesa coloniale permisero loro, attraverso vari tipi di attacchi elettronici, di bypassare l'intero sistema. Interi squadroni di Viper persero energia prima ancora di poter affrontare il nemico, rendendo così possibile ai Cyloni abbatterli praticamente uno dopo l'altro. Le Basi Stellari Coloniali soffrirono di innumerevoli malfunzionamenti, fino ad arrivare anche al totale collasso energetico. Tutto ciò, unito alla sorpresa dell'attacco, permise ai Cyloni di annientare quasi interamente la Flotta Coloniale soffrendo ridottissime perdite. La nave stellare Galactica, approssimativamente a 300 milioni di miglia da Caprica, fu la sola nave coloniale a rimanere incolume dal sabotaggio, poiché, essendo antiquata e destinata al disarmo, i suoi computer non erano mai stati collegati in rete o aggiornati a sistemi difensivi più moderni, come quello di Gaius Baltar. Questa tattica di anti-infiltrazione, usata durante la Prima Guerra Cylone, era mantenuta a bordo per volere del Comandante William Adamo, nonostante il periodo di pace e che la nave fosse ormai prossima al disarmo. In contemporanea all'annientamento della Flotta Coloniale, i Cyloni lanciarono un massiccio bombardamento nucleare su ciascuna delle Dodici Colonie, colpendo principalmente la popolazione civile e i centri strategici principali. La maggior parte della flotta Cylone salta direttamente a Caprica. Dopo la distruzione di almeno quattro basistellari e la loro scorta di Viper, le navi base iniziano ad attaccare il pianeta con MIRV nucleari, mentre contemporaneamente atterrano Centurioni in vari punti per assalti di terra. Caprica City è colpita da una detonazione che si avvicina ai 50 megatoni, seguita da altri sganci su altre città. Picon viene colpito duramente proprio come Caprica, con i Cyloni che distruggono il Quartier Generale della Flotta Coloniale nei primi minuti degli attacchi. L'attrazione principale di Picon, i suoi porti, sono l'obiettivo principale delle forze attaccanti Cyloni. Anche Leonis è colpita da ordigni nucleari e invasa da truppe di terra che iniziano a massacrare i sopravvissuti. Delle detonazioni possono essere viste sulla superficie di Canceron mentre la nave Pyxis la sta lasciando. L'attacco fu un successo addirittura superiore alla più ottimistiche proiezioni dei Cyloni. Alla notizia dell'attacco, il Governo Coloniale ordinò a tutte le navi civili di non muoversi dalle loro posizioni e di interrompere i loro viaggi, principalmente per evitare che le persone a bordo potessero scendere sui pianeti sotto bombardamento da parte dei Cyloni, e quindi per salvare le loro vite.
Mentre la principale battaglia contro i Cyloni si svolgeva nell'orbita di Virgon, il Galactica si preparava a possibili scontri nonostante due grossi problemi. Primo, il Galactica aveva da poco distrutto la maggior parte delle sue riserve di munizioni in occasione della cerimonia di disarmo; secondo, la nave non disponeva di Viper da far volare. Il suo ultimo squadrone di Viper classe VII aveva lasciato la nave dopo la cerimonia di disarmo, venendo poi rapidamente distrutto in un attacco cylone. Fortunatamente, la nave disponeva ancora di vecchi Viper Mark II a bordo a seguito della recente cerimonia e in previsione della futura trasformazione della nave in museo. Questi Viper erano vecchi ma dal robusto design, capaci di resistere all'infiltrazione cylone poiché non aggiornati a sistemi più recenti.
Grazie a questi, il Galactica fu in grado di sopravvivere a diversi attacchi fin dal suo primo ingaggio nella nuova guerra. La nave fu in grado di sopravvivere al diretto impatto di una testata nucleare cylone, pur pagando con la perdita di 85 membri dell'equipaggio. Alla notizia che la nave Atlantia, così come il resto della flotta, era ormai prossima alla distruzione, il Comandante Adamo assunse il comando di ciò che restava della Flotta Coloniale, inviando una trasmissione a tutte le navi sopravvissute con l'ordine di radunarsi presso l'Ancoraggio Ragnar per organizzare una contro-offensiva. La Stazione Ragnar infatti, situata nell'orbita bassa dell'omonimo gigante gassoso, teneva in stoccaggio un gran carico di batterie difensive e di munizioni per i Viper. Il Galactica riuscì ad effettuare con successo un salto FTL su Ragnar, evitando così di dover attraversare il vicino spazio di Virgon, ormai nelle mani della flotta cylone. Dopo il bombardamento nucleare di Picon, il Governo Coloniale guidato dal Presidente Richard Adar cercò di segnalare una resa totale e incondizionata delle Dodici Colonie, richiesta che però i Cyloni ignorarono completamente. Poco dopo, il Presidente Adar e l'intero corpo governativo, fatto salvo il Segretario all'Educazione Laura Roslin, furono uccisi o dati per dispersi. A seguito di ciò il segnalatore automatico della Casa Arancione si attivò alla ricerca di qualsiasi ufficiale governativo rimasto in vita, segnale a cui rispose unicamente la Roslin. A seguito di ciò, pur essendo assai lontana nella linea di successione presidenziale, Laura Roslin prestò giuramento a bordo del Volo Coloniale 798, divenendo il nuovo Presidente delle Dodici Colonie. La Roslin ordinò immediatamente a tutte le navi civili e militari di radunarsi per formare un unico convoglio di sopravvissuti. Infine il convoglio riuscì a raggiungere con successo a Ragnar il Galactica, costretto però a lasciarsi alle spalle numerose navi sub-luce, che furono distrutte dai Cyloni. Il Galactica non fu la sola nave da guerra a scampare alla distruzione. Un attacco ai cantieri navali di Scorpia distrusse almeno due navi stellari, ma la Pegasus, operativa solo parzialmente a quel tempo, riuscì a scappare, senza però venire a sapere del destino del Galactica se non diversi mesi dopo.
La battaglia di Ragnar costituì l'unico, ma fondamentale, successo bellico coloniale nel corso del conflitto. Da qui, inizialmente, il comandante Adamo intendeva lanciare un contro-attacco contro la flotta cylone. Tuttavia, il Presidente Roslin riuscì a convincerlo a desistere mettendolo di fronte alla scottante realtà dei fatti: le Colonie erano state distrutte, la flotta spazzata via, e la razza umana era quasi sull'orlo dell'estinzione, essendo sopravvissute solo circa 50.000 persone a bordo del convoglio di navi radunato a Ragnar. Adamo decise quindi di porre il Galactica alla guida del convoglio, per condurlo attraverso il Settore Prolmar, lasciandosi alle spalle le Dodici Colonie, senza mai più tornarci. Per riuscirvi, però, il Galactica doveva prima riuscire a guidare e proteggere la flotta al di fuori dell'atmosfera del gigante gassoso, per consentire la fuga attraverso il salto FTL. Il Galactica riuscì con successo ad affrontare le Astrobasi Cyloni in orbita per il tempo necessario a consentire la fuga del convoglio, prima di lasciare esso stesso quella zona di spazio. Per scampare al costante inseguimento dei Cyloni, e per dare una nuova speranza di vita ai sopravvissuti, Adamo decise di guidare il convoglio alla ricerca della Tredicesima Colonia, situata su un lontano pianeta, considerato però solo una leggenda: la Terra.
Nonostante i vari significati che i Cyloni daranno all'attacco contro le Colonie, come il volere di Dio o una risposta ad un primo attacco da parte della Flotta Coloniale, mente e responsabile del genocidio è il Cylone Numero Uno che si infiltrerà successivamente sul Galactica con l'identità di Padre Cavil. Numero Uno fu il primo dei Sette Cyloni ad esser creato dagli Ultimi Cinque, ben presto sviluppò un profondo odio per gli esseri umani e la fiducia che gli Ultimi Cinque riponevano in questi per il futuro della razza Cylone. Contribuì a questo odio anche l'aspetto umano che fu dato al Numero Uno, di cui non sopportava le limitazioni "fisiche" a cui doveva sottostare. Sbarazzatosi dei Cinque, si mise quindi all'opera per fomentare all'interno della popolazione Cylone l'odio nei confronti dei coloniali.
Da Missione 2 Alpha, parte II
Alcuni avvenimenti narrati in questo episodio riguardano i giorni da 420 in poi su New Caprica.
Linea temporale non disponibile per questo episodio.
Pur non essendoci riferimenti temporali concreti per indicare quanto sia passato dall'episodio "Gli ultimi cinque", la Barba di Gaius Baltar è cresciuta molto e le bruciature sulle mani di Scorpion sono completamente guarite, quindi si può dedurre che siano passate alcune settimane tra i due episodi.
Gli eventi di questo episodio hanno luogo 49 giorni dopo gli eventi de Gli ultimi cinque. Nessun contatto con i Cyloni da allora.
Impossibile valutare la data esatta, ma a quanto dice la Roslin, il legale di Baltar ha contrabbandato messaggi dalla cella per molte settimane.
Linea temporale non disponibile per questo episodio; comunque, comincia quattro giorni dopo il rifornimento di tutta la flotta.
Gli eventi di questo episodio hanno luogo due settimane dopo "Tragico epilogo". Aaron Kelly dice di fare il suo lavoro "da due anni", che sicuramente è una valutazione per difetto, ma indica anche che non sono passati ancora tre anni (1095 giorni) dall'olocausto.
L'episodio ha luogo all'incirca un mese e mezzo dopo "Anche i figli si ribellano"; in quell'episodio William Adamo dice che il processo di Baltar inizierà dopo due settimane. Comunque il primo episodio della 4ª stagione narra fatti avvenuti oltre due mesi dopo "Tragico epilogo", senza nessuno specifico punto temporale da "Crocevia, Parte I" al primo episodio della 4ª stagione. Così sembra che il processo sia cominciato più tardi di quanto detto da Adamo.
L'episodio continua praticamente subito dopo "Crocevia, Parte I". Romo Lampkin pone il colloquio tra Lee Adamo e suo padre dell'episodio precedente a "quattro giorni fa".
Quarta stagione Episodi_di_Battlestar_Galactica_(quarta_stagione)Episodi di Battlestar Galactica (quarta stagione)