Croce di Bernoardo

Croce di Bernoardo
Autoresconosciuto
Data1130-1140
Materialeargento dorato e gemme
Altezza48 cm
UbicazioneMuseo della cattedrale di Hildesheim, Hildesheim

La Croce di Bernoardo (o Gran croce di Bernoardo) è una croce-reliquiario (h 48 cm) in argento dorato e gemme, risalente al 1130-1140, conservata nel Museo della cattedrale di Hildesheim. È un capolavoro dell'arte ottoniana.

Storia

La croce prende il nome da san Bernoardo, vescovo di Hildesheim tra il 993 e il 1022. Secondo la tradizione, Ottone III donò a Berward dei frammenti della Vera Croce e il vescovo fece realizzare una croce come loro prezioso reliquiario. Tuttavia, è improbabile che la croce in questione sia esattamente quella fatta realizzare da Bernoardo, poiché le sue fattezze si adattano meglio al periodo 1130-1140, segno che probabilmente fu rifatta o eseguita in un momento successivo alla commissione[1]. In ogni caso, nella tradizione iconografica del santo, è l'attributo di Bernoardo.

La Croce di Bernoardo è concepita come ostensorio per i frammenti della croce, la più preziosa di tutte le reliquie venerate a Hildesheim, disposti a croce sotto il grande cristallo di rocca centrale. La sua collocazione originaria era sull'altare all'estremità orientale della navata di San Michele. Dietro di essa si trovava la Colonna di Cristo, e davanti ad essa una colonna rivestita di bronzo con fusto in marmo greco, ora nella Magdalenenkirche[2].Dal XV al XIX secolo la croce compariva nel sigillo dell'abate del monastero di San Michele[3]. Dopo l'abolizione del monastero, la croce è stato spostata nella Magdalenenkirche. Durante il XX secolo è stata infine trasferita nel tesoro della cattedrale di Hildesheim.

Descrizione

I bracci trasversali terminano con rettangoli sporgenti. È incastonato in oro e riccamente incastonato con pietre preziose, perle e cristalli.

Col termine generico di "croce di Bernoardo" è spesso identificata anche la cosiddetta Piccola croce di Bernoardo, d'argento e risalente alla stessa epoca, probabilmente a sua volta commissionata da Bernoardo. La piccola croce di Bernoardo è stata definita "un capolavoro formalmente e tecnicamente perfetto di tutti i primi crocifissi fusi"[4]. Le iscrizioni sul retro non lasciano dubbi sul fatto che questo crocifisso, stilisticamente correlato alla Croce di Ringelheim e alla Croce di Gerone a Colonia, servisse anche da reliquiario.

Note

  1. ^ Victor H. Elbern, Dom und Domschatz in Hildesheim, Königstein 1979, S. 70.
  2. ^ so u. a. Bernhard Gallistl: Der Dom zu Hildesheim und sein Weltkulturerbe, Bernwardstür und Christussäule, Hildesheim 2000, S. 30–31.
  3. ^ Bernwardskreuz. In: Brockhaus’ Konversationslexikon, 14. Auflage, Bd. 2, 1893, S. 845f.
  4. ^ Ernst Günther Grimme: Goldschmiedekunst im Mittelalter, Köln 1972, S. 41f.

Bibliografia

  • Martina Pippal: Vortragekreuz, sog. Bernwardkreuz. In: Bernward von Hildesheim und das Zeitalter der Ottonen. Bd. 2, Hildesheim 1993, S. 588 (zum Großen Bernwardskreuz; ausführliche Beschreibung und Analyse).
  • Bernhard Gallistl: Bischof Bernwards Stiftung St. Michael in Hildesheim: Liturgie und Legende. In: Concilium medii aevi 14, 2011, S. 239–287 (testo completo).

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