Il cortile o corte è uno spazio scoperto di un edificio, al fine di dargli maggior luce e aerazione.
Storia
Già esistente nella struttura della villa romana (peristilio), in Oriente il cortile continuò rivestire un'importanza centrale: nell'ambito islamico, la creazione delle fortezze e dei palazzi non tralasciava mai spazi aperti, spesso ravvivati da fontane e giochi d'acqua.
In Occidente il cortile visse in epoca medievale alterne fortune, anche per la scarsa disponibilità di spazi all'interno delle mura delle città europee: corti non porticate si trovano nei maggiori palazzi pubblici medievali d'Europa e raro è l'uso di archi e porticati, magari presenti su un solo lato, spesso per sorreggere la scalinata per i piani superiori.
In Lombardia è diffusa la corte come spazio aperto di un edificio abitabile (talora "corte" indica la stessa abitazione). Tale costruzione è chiusa, e il cortile si trova al suo interno, o più spesso è a forma di U aperta verso la stalla ("bassacorte") e/o i campi. Altra tipologia rurale è quella della Corte lucchese.
Patio
È caratteristico dell'architettura coloniale dei paesi dell'America latina, contraddistinto da uno spazio coperto (porticati e loggiati), verso il quale si aprono gli ambienti dell'edificio, e da una parte scoperta, coltivato a giardino, spesso arricchito da fontane. Assai conosciuti sono i patios di Cordova (Spagna), città nella quale annualmente si celebra anche un Festival dei cortili. In italiano il termine è sinonimo di cortile.