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Malvasia fu sempre interessato all'astronomia durante la propria carriera militare; eletto senatore a Bologna, nel 1640 cominciò la costruzione dell'osservatorio di Panzano.[3]
Nel 1645 invitò Giovanni Domenico Cassini a Bologna[4] e 17 anni dopo pubblicarono un'opera a quattro mani, Ephemerides novissimae motuum coelestium. Inoltre Malvasia fu in corrispondenza con numerosi altri astronomi contemporanei.[5]
^Biographical Encyclopedia of Astronomers by Virginia Trimble, Thomas Williams, Katherine Bracher, Richard Jarrell, Jordan D. Marché and F. Jamil Ragep (Springer Reference, 20/11/2007)
^Rodolfo Calanca:Archiviato il 2 maggio 2021 in Internet Archive. L'astronomia nel ducato estense tra il XVII ed il XIX secolo (Astronomy in the duchy of Este between the seventeenth and the nineteenth century)
^BNCF, su internetculturale.it. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).