Nacque intorno al 1654 a Brâncoveni da Matei Brâncoveanu (detto Papa), boiardo della dinastia Basarabide assassinato dai seimeni nel 1655, e Stanca Brâncoveanu, sorella del principe di Valacchia Șerban Cantacuzino. Rimasto orfano del padre fu cresciuto dalla madre e dallo zio materno Constantin Cantacuzino, boiardo, studioso e rappresentante di spicco della cultura umanista in Valacchia, che gli offrì un'educazione scelta per il suo tempo, insegnandogli tra l'altro il greco, il latino e lo slavo ecclesiastico.
Nel marzo 1714 il sultano Ahmed III lo fece deporre ed imprigionare presso la fortezza di Yedikule a Costantinopoli e fu giustiziato per decapitazione insieme ai quattro figli maschi e al tesoriere Enache Văcărescu nel giorno della celebrazione della Dormizione di Maria; secondo le fonti dell'epoca il 15 agosto corrispondeva al giorno di nascita di Constantin Brâncoveanu, che sarebbe stato giustiziato il giorno del suo 60º compleanno. Al principe e ai quattro figli, secondo quanto tramandato dalla tradizione, sarebbe stata offerta la possibilità di ottenere clemenza attraverso la conversione all'islam. Dopo l'esecuzione le teste di Brâncoveanu e dei figli sarebbero state fatte sfilare per la città su dei pali e i corpi furono poi gettati nel Bosforo.
Culto
Secondo la Chiesa ortodossa rumena, la ragione dell'esecuzione di Constantin e dei suoi figli fu determinata dal loro rifiuto di rinunciare alla fede cristiana per convertirsi all'Islam. Il sovrano e i suoi figli sono venerati come santi e ricordati il 16 agosto.
Dopo la sua morte, Constantin Brâncoveanu è diventato l'eroe di una serie di ballate folk rumene, oltre ad essere raffigurato su alcune monete ufficiali della Romania.