La Comunità dei lavoratori estoni (in estone: Eesti Töörahva Kommuun, ETK, inizialmente Eesti Töörahwa Kommuuna), (in russo: Эстляндская трудовая коммуна, ЭТК, Estljandskaja trudovaja kommuna) è stata una Repubblica socialista di breve durata, situata nella parte di Estonia occupata dai bolscevichi durante la guerra di indipendenza estone.
La Repubblica federativa socialista Sovietica Russa aveva formalmente riconosciuto l'ETK il 7 dicembre 1918. L'offensiva russa inizialmente riuscì, ed arrivò fino a 34 chilometri da Tallinn, prima dell'inizio della controffensiva nazionalista estone (Rahvavägi), sotto il Comandante in capo Johan Laidoner, il 7 gennaio 1919. Successivamente, le unità dell'Armata Rossa furono cacciate dall'Estonia.
L'esercito popolare estone fu sostenuto in parte dalla British Royal Navy (Reggimento del Baltico), come pure da unità volontarie finlandesi, svedesi e danesi. Dopo la sua espulsione dall'Estonia, la ETK ebbe un governo in esilio a Pskov, poi a Luga, e, dal 17 maggio 1919, a Staraja Russa.
Membri del Soviet della Comunità dei lavoratori estoni