Il collegio elettorale di Staglieno è stato un collegio elettorale uninominale del Regno di Sardegna, uno dei collegi nell'allora provincia di Genova.
Fu istituito con il Regio editto del 17 marzo 1848; era identificato con il numero 179 e comprendeva i mandamenti di Staglieno e San Martino d'Albaro[1].
Le votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dal decreto n. 680 del 17 marzo 1848, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 92). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 93) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 94).
Le votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Al ballottaggio prese parte l'avvocato Rusca in quanto era maggiore d'età di Bartolomeo Bottaro[3].
Il numero degli impiegati eletti era superiore a quanto disposto dalla legge. Ci fu un sorteggio e l'on. Gioja decadde dalla carica[3]. Il collegio fu riconvocato.
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno dopo la modifica dei collegi della Sardegna nel 1856; venne applicata la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
"Nella tornata del 23 dicembre 1857 fu deliberata un'inchiesta parlamentare circa l'omissione nel verbale di 2ª votazione della 1ª sezione di Staglieno, del numero dei voti ottenuti dai due candidati, e circa la non proclamazione dello scrutinio. Nella successiva tornata del 1º giugno 1858 la Commissione d'inchiesta propose l'annullamento della elezione, ma la Camera respinse tali conclusioni e convalidò l'elezione del deputato Carrega"[3].