Nel 1848, insieme alla legge elettorale del Regno di Sardegna del 17 marzo, furono stabiliti 204 collegi elettorali uninominali,[12] che rimasero in uso per le prime sei legislature.
In via transitoria per l'isola di Sardegna nelle province con più collegi fu stabilito di suddividere gli elettori alfabeticamente (e non per territorio) in gruppi di pari numero.[13]
Sempre nel 1848, il 29 maggio vennero aggiunti 8 collegi elettorali (con numeri da 205 a 212) per il territorio piacentino[14] e il 19 giugno vennero aggiunti 10 collegi elettorali (con numeri da 213 a 222) per il territorio parmense.[15] Questi diciotto collegi rimasero in uso solo per le elezioni delle prime due legislature a causa della perdita dei relativi territori da parte del Regno di Sardegna.
Tra la fine del 1859 e l'inizio del 1860, in seguito all'annessione al Regno di Sardegna di diversi territori, vennero riformati i collegi elettorali per le elezioni politiche della VII legislatura.
I nuovi collegi vennero definiti progressivamente:
^Tavola 1. Notizie sommarie sulle elezioni generali politiche, in Compendio delle statistiche elettorali italiane dal 1848 al 1934, vol. 1, Roma, 1946, pp. 2-3.
^In Sardegna il 17 aprile 1848; nelle province di Parma e Piacenza il 20 giugno e il 20 luglio 1848.
^abIn facoltà degli uffici elettorali; di solito il giorno seguente.