Era figlio di un farmacista di Besançon, dove studiò medicina. Nel 1777 si unì all'esercito francese come chirurgo. Presto, in contrapposizione alla tradizionale tecnica dell'immobilizzazione, introdusse una pratica terapeutica incentrata su un precoce esercizio del movimento.
Nel 1780 pubblicò le proprie idee di fisioterapia, ottenendo notevoli attenzioni e cariche. Dopo la rivoluzione francese perse il lavoro a corte e fu brevemente in carcere. In seguito, e fino al 1811, lavorò come assistente direttore medico-chirurgico nell'esercito di Napoleone. Visse a Parigi fino alla morte, avvenuta nel 1826.