Il luogo di culto a Celentino ha origini molto antiche e la prima cappella nell'abitato viene cità già nel 1301. Attorno al XV secolo fu oggetto di una completa ricostruzione con ampliamento delle sue dimensioni originali, e il nuovo tempio, con dedicazione alla Madonna, venne solennemente consacrato il 14 ottobre del 1500. Nel 1580 la chiesa venne elevata a dignità curaziale dipendente dalla pieve di Ossana, la chiesa di San Vigilio ed ebbe la concessione del fonte battesimale.[1][3][2][4]
Durante la visita pastorale del 1672 fu stabilito l'ampliamento del luogo di culto per adeguarlo alle necessità dei fedeli e tali lavori vennero eseguiti entro il 1694, data nella quale viene citata la consacrazione dei due altari nella sala. Fu solo con i primi anni del XVIII secolo che la dedicazione divenne quella recente per Sant'Agostino. A partire dal 1830 venne aperto il cantiere per una nuova ricostruzione con ampliamento della chiesa e i lavori furono ultimati nel 1872. Durante questo intervento vennero rifatti l'abside e il presbiterio con conseguente allungamento della navata. La torre campanaria venne costruita nel 1868 e le ultime parti ad essere completate furono il resto della sala e la facciata. La nuova consacrazione venne celebrata il 22 agosto 1896.[1][3][2][4]
Attorno al primo decennio del XX secolo gli interni vennero restaurati ed arricchiti di stucchi e decorazioni. Le opere pittoriche sulle volte sono state eseguite da Pietro Stefano Salvetti. Venne elevata a dignità di chiesa parrocchiale alla fine di tali interventi, il 12 aprile 1919.[1]
La chiesa si trova in posizione elevata nel centro abitato di Cellentino e mostra tradizionale orientamento verso est. La facciata a capanna in stile neoclassico è caratterizzata da quattro paraste di ordine tuscanico che reggono il grande frontone triangolare. Il portale è architravato e sopra, in asse, vi è la grande finestra rotonda che porta luce alla sala. La torre campanaria si trova in posizione avanzata ed isopata sulla sinistra e la cella si apre con quattro grandi finestre a monofora. La copertura apicale è a cipolla.[1][3][2][4][5]
Interni
La navata interna è unica, con quattro campate e ampliata da due cappelle laterali. Il presbiterio è leggermente rialzato.[1][3][2][4][5]