La chiesa di San Teodoro è un edificio religioso italiano situato a Venezia nel sestiere di San Marco.
Storia
Prima che venisse scelto come patrono san Marco, il protettore di Venezia era San Teodoro.[1] Una prima chiesa dedicata a San Teodoro, con probabili funzioni di cattedrale,[1] fu eretta fin dalle origini della città (sembra essere esistente già nell'VIII secolo) sempre nell'area dell'attuale piazza San Marco[1] ma in una ubicazione diversa rispetto all'attuale.
La prima chiesa si trovava infatti in corrispondenza dell'attuale piazzetta dei Leoncini[2] e dalla documentazione storica sembra si trattasse di una chiesa dalla struttura semplice, a pianta rettangolare con una singola abside semicircolare, interno a tre navate e nartece anteriore[1], con l'abside allineata a quella della primitiva chiesa di san Marco. Quest'ultima, di struttura simile a quella della chiesa di San Teodoro ma di dimensioni maggiori,[1] era comunque molto più piccola dell'attuale basilica e separava la chiesa di San Teodoro dal primo palazzo Ducale, che all'epoca era una costruzione fortificata completamente circondata dall'acqua e isolata rispetto al resto della futura piazza San Marco.[1][2] Questa prima chiesa di San Teodoro fu demolita nel XII secolo per consentire la realizzazione dell'attuale basilica di San Marco[3]
La nuova chiesa venne costruita in posizione differente, dietro alle absidi della Basilica di San Marco e con la parte posteriore affacciata verso il rio di Palazzo.[3] Il nuovo edificio, concepito come una cappella in stile rinascimentale, fu disegnato da Giorgio Spavento e i lavori di costruzione iniziarono nel 1486 sotto la guida di Mastro Domenico e furono portati a compimento nel giro di pochi anni.[1] La facciata originariamente era decorata con affreschi opera di Tommaso di Giorgio; questa decorazione è andata perduta col tempo.[1] Parte dell'edificio risulta ora inglobato nelle strutture del Palazzo Ducale che si affacciano sul rio di Palazzo.
L'edificio fu adibito a sede dell'Inquisizione e in seguito come antisacrestia capitolare e sacrestia canonicale.[4]
Descrizione
Alla chiesa si accede tramite la canonica della Basilica di San Marco, passando per la cappella di San Pietro.[5]
La chiesa, restaurata nel 1961,[4] presenta una facciata spoglia, in mattoni privi di intonaco. L'ingresso è costituito da un portale con tre gradini sormontato da un arco ribassato che contiene una lunetta con un dipinto del 1490 opera di Sebastiano da Lugano e Matteo da Valle.[1] Ai lati del portale sono presenti due stretti finestroni ad arco. Sopra al portale è presente un finestrone circolare che illumina l'interno. Completa la facciata un semplice timpano triangolare.[1] All'interno è presente un unico dipinto raffigurante il Presepio, opera giovanile di Giambattista Tiepolo.[4]
Note
Bibliografia
- Umberto Franzoi e Dina Di Stefano, Le chiese di Venezia, Venezia, Alfieri, 1976, p. 311.
- Giulio Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Trieste, Lint, 1974, pp. 211-212.
- Guido Perocco e Antonio Salvatori, Civiltà di Venezia, vol. 1, La Stamperia di Venezia, 1975, pp. 138,140.
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