Il luogo di culto fu costruito lungo la via Francigena entro il XII secolo,[1] ma la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando la cappella fu citata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma.[2]
Entro il 1564 la chiesa fu elevata a sede di parrocchia autonoma, intitolata all'Assunzione di Maria.[2]
Intorno al 1600 l'antico edificio, ormai in rovina, fu quasi completamente ricostruito.[2]
Nel 1944 la chiesa fu pesantemente danneggiata dai bombardamentialleati, che causarono il crollo della zona absidale; al termine del conflitto furono avviati i lavori di riedificazione delle parti distrutte, che furono completate nel 1950.[2]
Tra il 1960 e il 1970 il luogo di culto fu sottoposto a interventi di ristrutturazione, col completo rifacimento delle coperture.[2]
Il 23 dicembre del 2008 un forte terremoto colpì tutto il territorio; tra il 2010 e il 2012 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro e di consolidamento strutturale su progetto dell'ingegner Carlo Castagneti.[2]
Descrizione
La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella per lato, con ingresso a ovest e presbiterio absidato a est.[2]
La simmetrica facciata a capanna, interamente rivestita in pietra a maglia irregolare come il resto dell'edificio, è delimitata dagli spigoli in bugnato; al centro si erge su una breve gradinata l'ampio portale d'ingresso, inquadrato da una cornice modanata in pietra e sormontato da un frontone triangolare; più in alto si apre una piccola finestra incorniciata, mentre in sommità si staglia il frontone triangolare di coronamento, con cornice in rilievo.[2]
Dai fianchi aggettano i bassi volumi delle cappelle laterali; al termine del lato destro si eleva il massiccio campanile; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto.[2]
All'interno la navata intonacata, coperta da una volta a botte lunettata, è affiancata da una serie di paraste in pietra coronate da capitelli dorici a sostegno del cornicione perimetrale modanato; le cappelle laterali, chiuse superiormente da volte a botte lunettate, si affacciano simmetricamente sull'aula attraverso ampie arcate a tutto sesto.[2]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto; l'ambiente, coperto da una volta a botte, accoglie l'altare maggiore a mensa in pietra, aggiunto intorno al 1980;[2] sulla sinistra è conservato un pregevole affresco raffigurante i Santi Giovanni Battista e Benedetto, dipinto tra il 1425 e il 1430;[3] sul fondo l'abside è chiusa superiormente dal catino a semicupola.[2]
Note
^Cassio, su web-b.ltt.it. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).