La Chiesa siro-malankarese fa risalire le sue origini a un gruppo di cristiani di san Tommaso dell'India sud-occidentale che si separarono da Roma nel 1635 e adottarono la tradizione liturgica siriaco-antiochena («liturgia di San Giacomo») al posto della tradizione liturgica siriaco-orientale.
I vari tentativi formali di riunificazione con la Chiesa cattolica occorsi nei secoli successivi ebbero un successo parziale; nel 1930 un piccolo gruppo di religiosi e fedeli della Chiesa malankarese ortodossa, guidati dal vescovo Geevarghese Mar Ivanios chiesero ed ottennero la comunione con la Chiesa cattolica da papa Pio XI che nel 1932 diede vita alla nuova Chiesa cattolica siro-malankarese con l'erezione di due diocesi e l'imposizione del pallio a Mar Ivanios.
Il censimento 2011 del Kerala indicava che i 465.207 siro-malankaresi cattolici costituivano l'1,4% della popolazione dello stato, il 7,6% dei cristiani.[3]
Liturgia
La liturgia è celebrata in lingua siriaca. Il Pontificale è stato tradotto direttamente dal latino al siriaco. Noti manoscritti sono:
Vat. sir. 89 dal 1529, Vat. sir. 66 vdal 1545, Vat. sir. 186, XVIII sec., Vat. sir. 600 dal 1782, Vat. sir. 512 dal 1905.
Dipendono direttamente dall'arcivescovo maggiore e costituiscono la Chiesa arcivescovile maggiore di Trivandrum, due province ecclesiastiche siro-malankaresi: