In considerazione della sua grande importanza storica e architettonica, il palazzo è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz),[1] così come il grande giardino retrostante.[2]
Dopo l'incoronazione di Federico nel 1701 come re Federico I di Prussia e Charlotte come regina, il palazzo, che era stato inizialmente concepito come una residenza estiva presso Berlino (Sommerhaus), fu ingrandito dall'architetto Eosander Von Göthe in un meraviglioso edificio. Dopo la morte della moglie nel 1705, Federico chiamò lo Schloss e la zona circostante Charlottenburg in sua memoria. Dal 1709 al 1712 furono aggiunti ulteriori edifici tra i quali le caratteristiche torrette e l'orangerie.
Splendidi ambienti rococò si scoprono durante la visita del palazzo, caratterizzato da sale in infilata, ovvero comunicanti direttamente tra loro. Da non perdere la Camera della Porcellana (stanza 95), una delle più grandi e antiche in Germania, le cui pareti sono completamente rivestite di porcellane cinesi di ogni foggia risalenti al Seicento e ai primi anni del Settecento. Un'altra splendida sala è la Galleria dorata, lunga 42 metri e destinata ai balli e ai ricevimenti.
Durante la Seconda guerra mondiale, il palazzo è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti, tanto che si è temuto potesse essere demolito (come è successo a residenze analoghe parimenti danneggiate, ad esempio il Castello di Berlino).
Giardino
del Grand Parterre
Il giardino del castello venne progettato da Siméon Godeau a partire dal 1697, sullo stile di un giardino alla francese. Dal 1788 venne man mano trasformato in parte in un giardino all'inglese. All'interno del giardino si trovano il Belvedere, costruito nel 1788-89 da Carl Gotthard Langhans per il re Federico Guglielmo II; il Neuer Pavillon, costruito nel 1824-25 da Karl Friedrich Schinkel ispirandosi ad una villa napoletana; il Mausoleum, costruito per la regina Luise, moglie di Federico Guglielmo III.
Note
^(DE) Schloß Charlottenburg, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 27 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2018).
^(DE) Schloßpark Charlottenburg, su stadtentwicklung.berlin.de. URL consultato il 27 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2018).
Bibliografia
Testi di approfondimento
(DE) Margarete Kühn, Schloß Charlottenburg, Berlino (Ovest), Deutscher Verein für Kunstwissenschaft, 1955.