La prima seduta dell'VIII legislatura si tenne il 18 febbraio di quell'anno, inizialmente a Torino, a Palazzo Carignano fino al 1865.[2] Quindi si trasferì al Palazzo Vecchio di Firenze e dal 1871 a Roma, a Palazzo Montecitorio. L'aula di Montecitorio assunse la forma che mantiene ancora oggi nel 1918, a seguito di un imponente lavoro di restauro dello storico palazzo.[3] Dai 443 seggi del 1861, aumentò progressivamente a 493, e poi a 508. Si passò nel 1921 ai 535 seggi, per scendere a 400 dalle elezioni del 1929.
I suoi membri inizialmente venivano eletti su base censitaria e maschile, a collegio uninominale e a doppio turno di elezione. Nel 1892 si adottò l'uninominale a turno unico. Il suffragio universale maschile fu introdotto per l'elezione dei deputati del 1913.[4] Nel 1919 fu introdotto il sistema proporzionale e nel 1924 il proporzionale con premio di maggioranza.
Come scritto sopra, nel 1939, alla scadenza della XXIX legislatura, la Camera dei deputati fu soppressa e rimpiazzata dalla Camera dei fasci e delle corporazioni, non sottoposta ad elezione. La XXX legislatura fu l'ultima del Regno d'Italia e durò dal 1939 al 1943, quando la Camera dei fasci e delle corporazioni fu sciolta appena dopo la caduta del fascismo.