Fratello di Allart, nacque ad Alkmaar nel 1606, anche se secondo Houbraken gli anni più probabili della sua nascita sono il 1617 o addirittura il 1621. Fu allievo di Jan van Bronckhorst a Utrecht e dal 1632 fu iscritto alla ghilda dei pittori di Alkmaar, poi dal 1651 a quella di Haarlem, di cui fu commissario nel 1653-1654 e decano nel 1655-1656. Viene citato ad Amsterdam nel 1661, mentre nel 1648 e nel 1650 lavorò alla Huis ten Bosch presso l'Aja, decorandovi la sala d'Orange.
Dipinse vari ritratti, tra cui i principali sono:
Ritratto di Willem Baert, Rijksmuseum, Amsterdam, 1671
Ritratto di Elisabeth van Kessel, Rijksmuseum, Amsterdam, 1671
Dipinse anche scene di storia e di genere, con toni grigio-bruni e porcellanati, ove la sobrietà compositiva si unisce ad una tendenza caravaggesca alla contrapposizione dei volumi, modellati da toni chiari e raffinati, e alla fermezza plastica. Tra queste opere si ricordano:
Socrate, le sue due mogli e Alcibiade, ora a Strasburgo
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992..