Il monte è collocato poco ad sud-ovest del colle del Melogno nelle Prealpi Liguri. La vetta si trova sul confine amministrativo tra i territori comunali di Magliolo e di Calizzano, e fa parte della catena principale alpina. In direzione nord-est dopo una sella a circa 1.135 metri di quota risale al Bric Tortagna (1.165 m[3]) per raggiungere poi il Colle del Melogno. Nella direzione opposta lo spartiacque Padano-ligure forma una sella a quota 1.175 m[3], dove si trova la casa forestale della Barbottina, risalendo poi al Bric Bedò e proseguendo con il Monte Grosso e il Bric Agnellino[4]. La sua prominenza topografica è quindi di 100 metri.[5] Il versante padano del Bric Merizzo è occupato da ampie faggete che comprendono la Foresta della Barbottina, caratterizzata da esemplari secolari.[6] Il versante ligure alimenta uno dei rami sorgentizi del torrente Maremola[7], mentre le acque che scendono verso la Val Bormida vengono raccolte dal torrente Frassino, un affluente della Bormida di Millesimo.[8]
Storia
La zona del Bric Merizzo fu coinvolta dagli scontri armati legati alla Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte.[9] Appena a sud-ovest del punto culminante della montagna [10] si trovano i resti della batteria di Bricco Merizzo, una fortificazione costruita tra il 1883 e il 1890[11] come appoggio al forte Centrale del Melogno.
^ (DE) Die Befestigungen Italiens, in Monatshefte für Politik und Wehrmacht (auch Organ der Gesellschaft für Heereskunde), vol. 76, Schneider, 1890, p. 159, ISBN non esistente.
^(EN) Bric Merizzo, su peakery.com. URL consultato il 6 dicembre 2021.
^ Riccardo Carnovalini e Cristina Carnovalini, Seconda tappa, in Le Alpi a piedi, Roma, Edizioni Mediterranee, 1988, p. 44, ISBN non esistente. URL consultato il 2 dicembre 2021.
^Magliano e Magliolo, in Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, X, Torino, G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1842, p. 46, ISBN non esistente. URL consultato il 2 dicembre 2021.